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Pirateria, effetto Covid-19: lo streaming mondiale del film “Contagion” cresce del +5.600%

Il nostro Paese, come tutti ormai sanno, è entrato da meno di 24 ore in quarantena. Tutta l’Italia è zona rossa, o “zona protetta”, come l’ha chiamata il nostro Premier, Giuseppe Conte. Sta di fatto, che la gran parte dei cittadini si ritrova in casa, con poche occasioni di uscita, giusto per casi eccezionali (lavoro e salute) o per fare la spesa.

Chiuse le attività ricreative, sportive, di aggregazione sociale, con bar e ristoranti aperti solo fino alle 18,00, le persone passano molto tempo tra le quattro mura domestiche e secondo MUSO, è in forte crescita il consumo di contenuti audiovisivi offerti illegalmente online, senza autorizzazione e in violazione del copyright, soprattutto film e serie tv.

Il caso “Contagion”

Certamente, l’offerta legale continua a guadagnare pubblico e strappare utenti al mercato della pirateria audiovisiva, ma quest’ultima ha trovato modo di rilanciarsi sfruttando il momento storico.

Il solo film “Contagion” ha registrato un aumento di accessi streaming pirata del +5.609%, secondo quanto riportato da intellectualpropertymagazine.com.

Contagion” è un film diretto da Steven Soderbergh, con un cast stellare, tra cui: Marion Cotillard, Matt Damon, Laurence Fishburne, Jude Law, Gwyneth Paltrow, Kate Winslet e Bryan Cranston. Il titolo è stato presentato fuori concorso alla 68a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, in anteprima mondiale.

Il motivo del suo successo di questo film è facilmente intuibile: dopo essere stata ad Hong Kong in viaggio d’affari, Beth Emhoff crolla improvvisamente a terra, per quella che sembra una banale influenza. Portata velocemente in ospedale, muore poco dopo il suo ricovero a causa di una malattia sconosciuta. La donna viene quindi indicata come la prima persona conosciuta ad aver contratto questa malattia, che viene indicata successivamente con la sigla di virus MEV-1.

Inviati in un villaggio cinese, alla ricerca del paziente zero, i ricercatori scoprono che il ceppo iniziale si è diffuso per un incrocio di virus tra pipistrello e maiale e che il virus originario colpisce polmoni e sistema nervoso.

Pirateria e quarantena

Google Trends ha permesso di rilevare che le ricerche per “film Contagion” hanno iniziato a crescere sempre di più a gennaio 2020, raggiungendo un picco verso la fine sempre di gennaio. Successivamente, a febbraio, quando il coronavirus ha iniziato a diffondersi a livello globale, le ricerche sono letteralmente schizzate verso l’alto.

Tra il 31 gennaio e il 3 febbraio, secondo elaborazioni dati The Verge e IKnowWhatYouDownload, ci sono stati mediamente 25 mila download al giorno. I Paesi dove il film è stato piratato di più sono Stati Uniti e Corea del Sud, in minor misura la Cina.

Consumi illeciti in Italia

Nel nostro Paese, l’incidenza complessiva della pirateria si attesta al 38%, con i film quale contenuto più piratato da parte della popolazione adulta, 33% (+3% rispetto al 2017). Le serie e i programmi tv si distanziano di un solo punto percentuale, rispettivamente 21% e 20%.

I mancati incassi per l’industria audiovisiva italiana a causa della pirateria, secondo un’indagine Fapav/Ipsos, presentata lo scorso anno, hanno toccato nel 2018 i 600 milioni di euro, con quasi 6mila posti di lavoro a rischio.

Si stima che l’impatto del fenomeno illecito sui conti del Sistema Paese sia assai rilevante: 1,08 miliardi di euro sono le previsioni di fatturato perso da tutti i settori economici italiani a causa della pirateria; 455 milioni di euro il danno stimato sull’economia italiana in termini di PIL; 203 milioni di euro i mancati introiti fiscali.

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