Tra Padova e Verona l’A4 fa un’ampia curva, scansando praticamente i Colli Euganei e risparmiandoli al grande volume di traffico di quell’arteria. Arrivo da Milano ed esco a Grisignano e da qui sono solo 17 i km da fare per arrivare a La Pignara vicino a Rovolon. Ma data la posizione è facilmente raggiungibile anche da sud sull’autostrada Padova – Bologna (Uscita Terme Euganee) e da Venezia uscendo a Padova ovest. Le distanze poi sono pressoché le stesse che da Grisignano. Cosa siano i Colli Euganei gli italiani non lo sanno. Sono sconosciuti ai non veneti, eppure questo è il primo parco regionale protetto della regione, sorto nel 1989 ed un luogo incantato ideale per una vacanza breve.
Sono colline dolci e gradevoli, di origine vulcanica, nate in seguito a eruzioni sottomarine circa 30 milioni di anni fa. Penso a quanto se la ride il pianeta quando noi ci allarmiamo per l’inquinamento che potrebbe distruggerlo! Il pianeta se ne sbatte. Siamo noi che saremo distrutti, la Terra continuerà a vivere per altri milioni di anni, anche se dovesse seppellirci una esplosione nucleare. Il motivo però è sufficiente affinché almeno noi cerchiamo di proteggerci con cibi sani e una vita meno stressante. Per questo sono qui nel Parco dei Colli Euganei, a 150 metri di altitudine (non di altezza, come sento dire spesso in tv!) e mi sto godendo il panorama delle verdi colline e dei boschi di castagni e querce. La Pignara è una tipica abitazione rurale, nella quale Sandro Zancanella ha ricavato due camere per gli ospiti. Una matrimoniale e una con letti separati. L’edificio a servizio della fattoria è di impianto trecentesco con aggiunte del ‘500, a formare una “corte” veneziana, rimasta inalterata e funzionale fino ad oggi, un vero e proprio esempio di organizzazione aziendale medioevale. Intorno 10 ettari di verde alle pendici del Monte Ricco. Un tempo famoso per i tanti terrazzamenti coltivati a frutta, vigneti, castagne che riforniva la Serenissima di prodotti ambiti.
Oggi Zancanella rispetta questa storia evitando diserbanti e antiparassitari facendo della sua un’azienda biologica. Anzi di più: biodinamica. Oltre ai prodotti freschi i derivati dalle colture della fattoria si trasformano in confetture: fichi, ciliegie, albicocche, pesche e pere, fatte di “solofrutta”, senza aggiunta di saccarosio. Ugualmente l’olio extravergine di oliva viene da una monocultivar, la “rasara” che sarebbe piaciuta a Luigi Veronelli e si coltivano legumi di più varietà e questo farebbe felice Beppe Bigazzi. Le viti sono di garganega, moscata d’amburgo, moscata gialla ma poi si trovano anche cachi, giuggioli, mandorli, piselli, fagiolini (o cornetti come dicono Milano).
Pignara Bed & Breakfast
Via Belvedere, 5 – 35030 Rovolon (Padova)
Tel. e fax 049 522 6261
E-mail info@pignara.it www.pignara.it