“Oggi parlerò di un tema attuale che riguarda l’intelligenza artificiale come motore del cambiamento della pubblica amministrazione. Credo che oggi la PA, tra le tante cose che sta facendo anche grazie al Dipartimento per la Trasformazione digitale, sia avanti in questo mondo rispetto agli anni passati. Soprattutto perché nel mondo delle In-house stiamo sviluppando, con partner anche esterni, tutto il mondo in tre aeree di interfacce conversazionali che possono davvero cambiare il rapporto con i cittadini nelle varie aree di servizio”.
Lo ha spiegato Pietro Pacini, presidente di Assinter Italia, nel corso del suo intervento a ComoLake 2024.
“Con i modelli di Digital Twin, ad esempio, modelli che fanno una replica delle città e che consentono lo sviluppo urbanistico. Quindi modelli che consentono alla PA di pianificare le attività a lungo termine con grande efficacia. E poi”, ha aggiunto Pacini, “c’è tutta un’area che deriva dal machine learning, che riguarda la Robotic Process Automation, quindi la capacità di dare servizi alla pubblica amministrazione che automatizzino le attività elementari in modo tale da poter recuperare le aree di efficienza e spostare persone su ambiti più utili nell’ambito della PA. E poi non ultimo ci sono anche esperienze di LMM come LLaMAntino, esperienza pugliese fatta con l’Università della Puglia e anche Leonardo di Cineca“.
Per il presidente di Assinter “nel mondo della pubblica amministrazione e nelle società in-house si sta facendo davvero molto per sviluppare questo tipo di modelli AI, modelli che possono dare un grande contributo di qui in avanti al rapporto con il cittadino. Un’altra sfida importante e che le in-house rappresentano anche un sistema di infrastrutture significative. Nello spettro italiano abbiamo una ventina di infrastrutture data center ampiamente certificate e quindi crediamo molto nello sviluppare un sistema federato di infrastrutture, che sarà, secondo noi, un elemento importante perché quando parliamo di intelligenza artificiale c’è bisogno di prossimità delle infrastrutture nel territorio, c’è bisogno dei vantaggi del Cloud Edge, grazie al quale si potrà favorire la digitalizzazione e stimolare commesse pubbliche”
“Credo che questo sia importantissimo perché il modello cloud edge è un modello che oggi sarà tanto più importante quanto più avremo la capacità di svilupparlo. E sarà un modello anche quello del sistema federato delle infrastrutture per valorizzare investimenti pubblici. Queste infrastrutture nascono da investimenti pubblici fatti da pubbliche amministrazioni locali, che possono dare un contributo anche a questo processo di trasformazione che sta andando velocissimo anche per attuare anche il piano del PNRR”, ha concluso.