Piccolo Labs, azienda americana con sede a San Francisco, sta cercando di creare il primo assistente visivo al mondo, combinando telecamere dotate di Wi-Fi, intelligenza artificiale e tecnologia ‘computer vision’ in grado di identificare persone e i loro movimenti e gesti, in stile Minority Report.
Il cosiddetto ‘Vision Assistant’ dell’azienda funziona in modo abbastanza semplice: gli utenti posizionano la videocamera nella loro casa e, una volta sistemata la fotocamera, Piccolo cercherà di registrare la tua fisionomia attraverso quello che viene chiamato ‘tracciamento scheletrico’, ovvero registra i tuoi movimenti in un modello tenendo la traccia della posizione del tuo corpo.
Da lì, il dispositivo saprà dove stai puntando la mano e potrà interfacciarsi con l’oggetto della casa intelligente compatibile. Fa molto più che semplicemente accendere e spegnere le luci, cambiare la modalità del ventilatore o accendere il forno. La società prevede che il suo sistema si rivolga agli utenti anziani che potrebbero avere difficoltà di camminare.
Secondo i fondatori di Piccolo Labs, Marlon Misra e Neil Raina, il team non mira a sostituire Echo o Google Home. Il prodotto sarebbe molto simile a una telecamera in grado di controllare la tua casa. Ciò significa anche che devono creare supporto per ogni prodotto di casa intelligente che vogliono controllare. L’avvio è attualmente in un fase pilota e sperano di lanciare una campagna di crowdfunding in futuro.
Tutto molto bello, ma la privacy?
Uno dei maggiori ostacoli della compagnia è probabilmente far sì che le persone si sentano a proprio agio nel lasciare una videocamera collegata a internet nelle loro case. Stiamo parlando di mettere più telecamere negli spazi personali, collegandole a internet e lasciandole accese tutto il giorno, per comodità. Ciò renderebbe Piccolo un bersaglio facile per gli hacker oltre a mettere a rischio la privacy degli utenti.
Nel frattempo l’avvio è ancora nelle prime fasi di costruzione del suo prodotto quindi potrebbe passare un po ‘di tempo prima che questi vision assistant si trovino nelle case di tutto il mondo.
Anche dopo i passi da gigante della tecnologia, gli odierni assistenti basati su IA non sono bravi a riconoscere i comandi e a rispondere a semplici domande. Arrivare al punto in cui “funziona” sembra essere terribilmente difficile in questo settore, anche per aziende dotate di grandi budget.