Finecobank prima per operazioni (22,94%) e nell’azionario (26,96%). Volumi giù
Piazza Affari chiude il primo semestre 2023 forte di un progresso del 19%, meglio di tutte le altre principali borse europee. Per la precisione l’indice Ftse Mib, il più importante indice azionario della Borsa Italiana, registra al 30 giugno 2023 un progresso del 19% da inizio anno.
Il balzo rappresenta la migliore chiusura da settembre 2018, ovvero dal crollo della quarta più grande banca d’affari degli Stati Uniti, Lehman Brothers. Se l’Ftse Mib cresce ci si aspetterebbe anche un aumento dei volumi delle attività di trading delle banche. Ma non è andata cosi: lo dicono i dati Assosim che registrano una riduzione dei volumi scambiati e del numero di operazioni concluse su strumenti equity. Cioè: gli investitori che si affidano alle società di intermediazione mobiliare (sim) per fare trading hanno comprato, venduto e scambiato meno titoli d’investimento. Vediamo allora la classifica per il mercato azioni riassunta anche dal grafico in apertura.
Finecobank è la società più attiva nel mercato azionario italiano
Come si vede dal grafico in apertura Finecobank si posiziona prima nella classifica “azioni” con una quota di mercato del 26,96%. Non solo l’istituto guidato da Alessandro Foti trova il primo posto anche nella classifica per numero di operazioni con il 22,94%, come mostra il grafico qui in basso.
Questo significa che, a fine primo semestre 2023, Finecobank è la società di intermediazione mobiliare più attiva nel mercato azionario italiano. Detto più chiaramente Finecobank ha facilitato più transazioni di compravendita di azioni e più operazioni rispetto a qualsiasi altra società di intermediazione mobiliare nel primo semestre del 2023. Ma se andiamo a guardare la classifica “bond” le cose cambiano e in testa troviamo Intesa Sanpaolo.
Nel mercato dei bond Intesa Sanpaolo prima
Si, per quanto riguarda le transazioni di compravendita di obbligazioni effettuate in Italia nel primo semestre del 2023, il primo posto è della banca nata il 1° gennaio 2007 dalla fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI, ovvero Intesa Sanpaolo. Quest’ultima sale al primo posto della classifica con una quota di mercato “bond” del 25,81%. Segue a brevissima distanza Banca Akros che, con una quota del 24,97%, è la seconda società in Italia per quota di mercato obbligazionario. Terza, ma ampiamente distante dalle precedenti, troviamo Finecobank con una quota di mercato per le obbligazioni pari all’8,14%. Nel grafico qui sotto le cinque banche italiane per maggior volume di bond scambiati.
Gli investitori più cauti, scambiano meno titoli nel primo semestre 2023
Il mercato finanziario del primo semestre 2023 è segnato dalla cautela, un atteggiamento direttamente collegato agli alti tassi di interesse. La persistente politica restrittiva della Banca Centrale Europea ha infatti portato gli investitori a mostrare interesse per strumenti finanziari più sicuri e meno volatili, come le obbligazioni. Le nuove emissioni di bond, più adatte a “difendere” il capitale, hanno penalizzato quindi la compravendita di azioni.
Crescono i volumi nel mercato secondario
Un fattore determinante che ha permesso al mercato delle obbligazioni di “resistere” è dato dal successo del BTP Valore, la cui emissione si è conclusa nel mese di giugno 2023. Da sottolineare anche la crescita dei volumi scambiati sul mercato secondario (dove vengono negoziati gli strumenti finanziari già emessi) che esprime la diffusa aspettativa di ritorni interessanti, riconducibili anche alla presumibile conclusione della fase restrittiva della politica monetaria. Assosim segnala l’ottima performance del mercato secondario Vorvel nel primo semestre 2023, con un incremento dei volumi scambiati e delle operazioni concluse che, in quasi tutti i segmenti del mercato, ha superato il 200%.
I dati si riferiscono al: primo semestre 2023
Fonte: Dati Assosim