Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato il mandato per negoziare la proposta della Commissione volta a rendere le piattaforme online non soltanto più eque, ma anche più trasparenti per gli utenti aziendali. Il 26 aprile 2018 la Commissione aveva proposto un regolamento dell’UE sull’equità e la trasparenza delle pratiche commerciali delle piattaforme online e l’istituzione di un Osservatorio dell’UE per monitorare i problemi e le opportunità, attuali ed emergenti, dell’economia digitale.
Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale, Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Economia e la società digitali, e Elżbieta Bieńkowska, Commissaria per il Mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le PMI, hanno accolto con favore questo passo avanti: “L’adozione rapida da parte del Consiglio è un’ottima notizia. È giunto il momento di stabilire regole di base per l’equità, la trasparenza e un migliore accesso alla risoluzione delle controversie per gli utenti aziendali delle piattaforme online. Il regolamento sulle relazioni piattaforme/imprese propone un approccio mirato e proporzionato finalizzato a promuovere la fiducia, la prevedibilità e la certezza del diritto nell’economia delle piattaforme on line. Tra coloro che trarranno vantaggio dalle nuove norme figurano gli alberghi, gli operatori commerciali che vendono online, gli sviluppatori di app e altre imprese simili che si affidano ai motori di ricerca per indirizzare il traffico Internet verso i loro siti web”.
Adesso spetta al Parlamento europeo adottare la sua posizione, dopo di che potranno iniziare i negoziati tra i colegislatori in preparazione dell’adozione del regolamento, prevista nei primi mesi del 2019. Questa iniziativa fa seguito all’impegno assunto nel discorso sullo stato dell’Unione 2017 del Presidente Juncker per garantire un contesto imprenditoriale equo, prevedibile, sostenibile e affidabile nell’economia online. Maggiori informazioni sulla proposta della Commissione sono disponibili in un memo e in una scheda informativa.