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Piano Triennale per l’Informatica nella PA, l’aggiornamento 2025 potenzia strumenti e adattabilità per la PA. Le novità

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L’aggiornamento 2025 del Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2024–2026 conferma il suo ruolo centrale nella trasformazione digitale del settore pubblico italiano, mantenendo una struttura coerente con quella del Piano originale ma introducendo alcuni aggiustamenti e strumenti innovativi.

Elementi distintivi dell’aggiornamento 2025:

  1. Adattamento agli scenari in evoluzione:
    • Sebbene gli obiettivi principali rimangano invariati, alcuni target sono stati rimodulati per rispondere a nuove normative e regole emergenti.
    • Il Piano si consolida come un documento “in progress”, con aggiornamenti annuali che forniscono flessibilità e aderenza al contesto normativo e socio-economico.
  2. Struttura consolidata e approfondimenti:
    • Scenario: Evidenzia i progressi rispetto ai Piani precedenti e traccia le traiettorie future per le PA.
    • Contesto normativo e strategico: Offre riferimenti aggiornati e connessioni con il PNRR e altri strumenti normativi.
    • Obiettivi e risultati attesi: Conferma i target annuali e di triennio, garantendo chiarezza negli step operativi.
    • Linee di azione istituzionali: Aggiorna la roadmap per il Dipartimento per la Trasformazione Digitale e altri soggetti coinvolti.
  3. Nuove funzionalità operative:
    • Maggiore attenzione agli strumenti per l’attuazione, il monitoraggio e le risorse di finanziamento.
    • Introduzione di 16 strumenti operativi, corredati di schede descrittive, che fungono da modelli pratici per supportare le PA:
      • Buone pratiche.
      • Check-list operative.
      • Schemi di riferimento utili per pianificare interventi.
  4. Accessibilità e trasparenza:
    • Le schede e i nuovi strumenti operativi sono consultabili in una sezione dedicata del sito istituzionale di AgID, incrementando la fruibilità per le amministrazioni.

Questo aggiornamento non solo perfeziona gli strumenti già in uso, ma promuove una maggiore integrazione tra enti pubblici, università, ricerca e settore privato, per garantire una trasformazione digitale inclusiva ed efficace. La crescita della “cassetta degli attrezzi” per le PA è un segnale concreto di attenzione verso l’operatività e l’impatto diretto sugli utenti finali.

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