L'annuncio

Piano del Governo per le città, la De Micheli annuncia un miliardo per la “Rinascita urbana”

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Migliorare la qualità dell’abitare, dall’edilizia residenziale sociale alla sicurezza, fino alla rigenerazione di strutture abbandonate, rendendole di nuovo utili e accessibili alla comunità. Per la presentazione dei progetti non resta che attendere il bando del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Far rinascere i quartieri, migliorare la qualità dell’abitare, intervenire con progetti di rigenerazione edilizia e provvedere a rilanciare i cantieri nei piccoli Comuni, sostenere le famiglie in affitto anche (sostegno alla locazione), questi i pilastri del Piano “Rinascita urbana annunciato dalla ministra delle Infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli.

Un miliardo di euro le risorse stanziate dal Governo per attuare un Piano che sarà pluriennale e completamente dedicato alla riqualificazione e lo sviluppo dell’edilizia residenziale pubblica e sociale. Una misura che sarà cumulabile con le altre già esistenti a favore della casa, come il sisma bonus e l’ecobonus.

https://www.facebook.com/paolademicheli/posts/2502749503125328

Gli obiettivi principali, si legge nella scheda generale del Piano pubblicata dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit), sono:
riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale;
migliorare l’accessibilità e la sicurezza dei luoghi urbani;
utilizzare e rigenerare gli spazi già costruiti rendendoli utili.

Un provvedimento che si spera abbia preso in considerazione il dato gravissimo sul consumo di suolo in Italia che, secondo dati dell’ultimo Rapporto Ispra, si concentra in maniera specifica proprio nelle aree urbane: nelle metropoli ad alta densità nel 2018 si sono persi 24 metri quadrati per ogni ettaro di area verde, di cui il 15% in quelle centrali e semicentrali, il 32% nelle fasce periferiche e meno dense.
Vale la pena ricordare che in Italia, nel 2018, sono stati coperti con cemento o asfalto 51 chilometri quadrati di territorio, in media 14 ettari al giorno, 2 metri quadrati al secondo, per 2 milioni di tonnellate di CO2 assorbite in meno e danni economici calcolati tra i 2 e i 3 miliardi di euro all’anno.

L’accesso alle risorse del piano è riservato a tutti quei Comuni che presentino situazioni di marginalità economica e sociale rilevanti, degrado edilizio e carenza di servizi, oltre a spazi consistenti e inutilizzati da riqualificare.
Il finanziamento massimo che può essere richiesto al ministero è di 20 milioni di euro per ciascun progetto.

Non resta che attendere l’annuncio di bando pubblico da parte del Mit per presentare il proprio progetto, mentre la valutazione finale di ogni singola iniziativa spetterà ad una Commissione di esperti.

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