Enel per l’elettrificazione sostenibile e la decarbonizzazione
Il Gruppo Enel ha illustrato il Piano Strategico 2023-2025 ai mercati finanziari e ai media durante il Capital Market Day 2022 di Milano. Un piano ambizioso, tutto declinato sulla sostenibilità ambientale e l’elettrificazione pulita ottenuta a partire da fonti energetiche rinnovabili ed alternative.
La transizione energetica e digitale sono gli altri due asset su cui si basa il Piano, con l’aggiunta della riorganizzazione e del riequilibrio delle catene di approvvigionamento globali, percorsi ritenuti da Enel necessari per affrontare le tante sfide che ci si pongono di fronte già da ora: pandemia da COVID-19, conflitti geopolitici, eventi meteorologici estremi legati al cambiamento climatico, surriscaldamento globale, scarsità delle risorse critiche.
Il CEO Starace: “Accelerare le politiche energetiche per consentire la transizione”
“Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da eventi sconvolgenti, prima la pandemia e poi il conflitto alle porte dell’Europa, che hanno aggiunto tendenze nuove e doverose che hanno a che vedere con la revisione e ristrutturazione di tutte le filiere. Tutto questo rende necessaria una accelerazione delle politiche energetiche per consentire la transizione. Le crisi hanno dimostrato in modo chiaro che occorre raggiungere l’economicità, la sicurezza – data l’esposizione alle crisi geopolitiche – e la sostenibilità. Ci serve una fornitura energetica a basso rischio, basso costo e sostenibile. Questi tre obiettivi si possono raggiungere con l’elettrificazione decarbonizzando”. ha dichiarato Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel.
“Nei prossimi tre anni ci concentreremo su modelli di business integrati, know-how digitale nonché business e aree geografiche che possano aggiungere valore nonostante le complessità dell’attuale scenario, attraverso una struttura più snella e indicatori finanziari più solidi. Ciò aumenterà la nostra resilienza di fronte a potenziali future persistenti turbolenze, oltre a posizionare la nostra creazione di valore in un percorso di ulteriore crescita, a vantaggio di tutti gli stakeholder e accelerando l’indipendenza energetica nei Paesi core”, ha precisato Starace.
“La sostenibilità, pienamente integrata nelle nostre decisioni, continua a collocarsi alla base della nostra strategia, facendo anche leva sull’accelerazione dell’elettrificazione in tutte le economie. Questi risultati potranno essere raggiunti grazie alla grande competenza e motivazione dei colleghi del Gruppo Enel e all’assetto organizzativo basato sulle piattaforme digitali che abbiamo adottato”, ha aggiunto l’amministratore delegato del Gruppo.
Il Piano strategico Enel 2023-2025
Da qui ai prossimi tre anni, il Gruppo Enel ha puntato su diverse azioni chiave, tra cui:
- focalizzarsi su una filiera industriale integrata verso un’elettrificazione sostenibile, sempre più necessaria nei sistemi energetici globali, soddisfacendo circa il 90% delle vendite a prezzo fisso con elettricità carbon-free nel 2025, portando la generazione da fonti rinnovabili a circa il 75% del totale, nonché digitalizzando circa l’80% dei clienti di rete;
- conseguire un riposizionamento strategico dei business e delle aree geografiche con un piano di dismissioni di circa 21 miliardi di euro in termini di contributo positivo alla riduzione dell’indebitamento netto di Gruppo. Si prevede che la maggior parte di questo piano sia completata entro la fine del 2023, conseguendo una struttura societaria più agile, focalizzata nei sei Paesi “core”;
- assicurare la crescita e la solidità finanziaria coniugando un tasso di crescita annuale composto (“CAGR”) dell’Utile netto ordinario del 10-13% con un rapporto FFO/Net Debt del 28% previsto a partire dal 2023, oltre a mantenere un DPS pari a 0,43 euro nel periodo 2023-2025, in aumento rispetto a 0,40 euro nel 2022; il DPS nel 2024 e 2025 è da considerarsi come un minimo sostenibile.
A tal fine, tra il 2023 e il 2025 Enel ha stimato di investire un totale di circa 37 miliardi di euro per implementare le seguenti azioni strategiche:
- Bilanciamento della domanda dei clienti e dell’offerta per ottimizzare il profilo di rischio/rendimento;
- Decarbonizzazione per assicurare competitività, sostenibilità e sicurezza;Rafforzamento, sviluppo e digitalizzazione delle reti per abilitare la transizione;
- Razionalizzazione del portafoglio di business e delle aree geografiche.
Gestione finanziaria
Le azioni delineate dal Piano Strategico dovrebbero avere un impatto positivo immediatamente visibile sull’indebitamento netto di Gruppo, secondo il documento aziendale, di cui si stima una significativa riduzione in un range di 51-52 miliardi di euro entro la fine del 2023, da 58-62 miliardi di euro stimati nel 2022.
Di conseguenza, si prevede che il rapporto indebitamento netto/EBITDA diminuisca dal valore di 3,0-3,3 volte stimato nel 2022 a 2,4-2,5 volte nel 2023, per poi rimanere stabile nel restante periodo di Piano. Analogamente, si prevede che il rapporto FFO/Net Debt aumenti di 11 punti percentuali, dal 17% stimato nel 2022 al 28% previsto nel 2023, per poi rimanere stabile nel restante periodo di Piano.
Per effetto di tale strategia finanziaria, si prevede che il costo del debito rimanga sostanzialmente stabile nonostante il recente incremento dei tassi di interesse, restando pressoché invariato a circa 3,4-3,5%.
La finanza sostenibile resterà al centro della strategia finanziaria del Gruppo. Si prevede che la quota delle fonti di finanziamento sostenibile rispetto all’indebitamento lordo totale aumenti al 70% circa nel 2025 rispetto al 60% circa stimato nel 2022.
Obiettivi finanziari
Si prevede che l’EBITDA ordinario di Gruppo cresca sino ad un valore compreso tra 22,2 miliardi di euro e 22,8 miliardi di euro nel 2025 dai 19,0-19,6 miliardi di euro stimati nel 2022, con un CAGR del 4-6%. Si prevede che l’Utile netto ordinario di Gruppo aumenti a 7,0-7,2 miliardi di euro nel 2025, dai 5,0-5,3 miliardi di euro stimati nel 2022, con un CAGR del 10-13%.
Il Gruppo conferma una politica dei dividendi semplice e prevedibile, con un DPS pari a 0,43 euro nel periodo 2023-2025, in aumento rispetto a 0,40 euro nel 2022; il DPS nel 2024 e 2025 è da considerarsi come un minimo sostenibile.