L’impatto della blockchain sulla nostra società è destinato a crescere in maniera esponenziale nel 2018, perché la domanda di un sistema affidabile in grado di gestire i nostri dati in maniera affidabile e trasparente sta aumentando di pari passo con i volumi crescenti di dati prodotti dalle nostre economie sempre più globali e digitalizzate.
La blockchain non sarà quindi una meteora digitale, ma rappresenterà un cambiamento di prospettiva fondamentale, con il passaggio a reti proprietarie e centralizzate a infrastrutture decentralizzate in grado di registrare i nostri dati in maniera indelebile, trasparente e decentralizzata.
Ma cos’è la blockchain?
La blockchain è in parole povere “un libro mastro digitale incorruttibile di transazioni economiche che può essere programmato per registrare non soltanto transazioni finanziarie ma virtualmente tutto ciò che ha un valore”, secondo la definizione che ne danno Don & Alex Tapscott, autori del libro “Bitcoin Revolution” del 2016.
Astraendo dalla semplice nozione, i vantaggi di un libro mastro pubblico digitale applicabile ad un’infinità di settori che vanno dalla gestione delle identità, alla registrazione di ogni tipo di transazione alla creazione di rapporti confidenziali pubblici è un vantaggio potenziale incalcolabile per l’economia globale, per la finanza, le dogane, i governi, che saranno presto in grado di gestire in maniera immodificabile e trasparente masse di dati enormi.
Smart contracts
Un primo campo di applicazione della blockchain sono i contratti intelligenti (smart contracts), per i quali la blockchain fungerà da manager intelligente degli accordi sottoscritti nella modalità di gestire l’accesso, erogare fondi, immagazzinare informazioni su un libro mastro pubblico.
Un sistema che consentirà di eliminare ogni forma di intermediazione e inefficienza nella gestione documentale, azzerando la possibilità dell’errore umano.
Criptovalute
Le criptovalute, in particolare il bitcoin, sono forse l’applicazione più comunemente utilizzata tramite blockchain. I bitcoin di fatto sono asset digitali criptati in maniera sicura in digitale, resistenti alle frodi e agli attacchi hacker, che possono essere trasferiti a livello internazionale via Internet. La caratteristica principale delle criptovaule è che non sono emesse né gestite da banche o autorità di controllo centrali, e sono quindi immuni da valutazioni, corruzioni o manipolazioni. Possono essere scambiate a livello internazionale senza commessioni o ritardi. Sono di fatto la moneta virtuale realizzata per l’era digitale.
Fintech
Le criptovalute si stanno rapidamente affermando nel settore del Fintech, il bitcpoin ha raggiunto valutazioni altissime fino a 18mila dollari prima di subire un vistoso e altrettanto rapido calo a fine 2017, ma per il momento i consumatori non sono ancora avvezzi al loro utilizzo. Semplicemente, non esiste ancora un’infrastruttura in grado di sostenere l’uso di massa dei bitcoin, che peraltro devono affrontare le resistenze e l’ostilità degli “incumbent” del sistema economico e finanziario, delle autorità di regolazione spaventate dalle potenzialità dirompenti di questo nuovo tipo di moneta fuori dagli schemi.
SparkleCOIN
Ci sono però già diverse startup che si occupano di blockchain e criptovaule, una di queste p ad esempio SparkleCOIN, impegnata a portare i benefici della blockchain e delle criptovalute nel mercato di massa. SparkleCOIN, ad esempio, ha creato una speciale “ecosfera”, una serie di imprese e piattaforme che sostengono il passaggio ad un’economia aperta basata appunto sulle criptovalute.
Tanto più che con il passare del tempo i consumatori diverranno sempre più avvezzi alle nuove monete digitali, con transazioni gestite da sistemi decentralizzati (blockchian) e sempre più capiranno i vantaggi di lasciare sistemi attuali bastati sui controlli della autorità centrali.
La prossima generazione di startup sarà sempre più orientata verso l’innovazione insita nella blockhcain e lo stesso vale per gli investitori.
Ci vorrà qualche tempo, gli incumbent tenteranno di mantenere lo status quo il più a lungo possibile, anche se avranno bisogno di adeguare e organizzare le informazioni globali in maniera conveniente rispetto agli enormi carichi di dati prodotti.
Articolo tratto dall’eBook di key4biz’ I Tech trend 2018‘. Per scaricare l’eBook clicca qui.