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Perché la PA dovrebbe utilizzare la blockchain pubblica

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Intervista a William Nonnis, Full Stack & Blockchain Developer del Ministero della Difesa.

Intervista a William Nonnis, Full Stack & Blockchain Developer del Ministero della Difesa.

Key4biz. Perché utilizzare le blockchain Pubbliche rispetto a quelle private?

William Nonnis. Innanzitutto perché la Blockchain privata è assolutamente contraria  all’essenza stessa della Blockchain, così come concepita dal suo builder Satoshi Nakamoto (o forse dal pool di sviluppatori che si celano sotto tale pseudonimo), il quale nel white paper dà rilevanza  ed estrema attenzione ad aspetti che sono assolutamente agli antipodi rispetto alle Blockchain private.


William Nonnis, Full Stack & Blockchain Developer del Ministero della Difesa.

Priorità e prerogativa della blockchain pubblica (o Permissionless) è quella di essere accessibile a chiunque e di non sottostare al controllo di alcuna autorità centrale, garantendo la distribuzione del dato, la sua immutabilità e resistenza alla manomissione. Essa deve inoltre stabilire il consenso tra le entità diffidenti, permettendo, appunto, a tutti gli utenti di partecipare al tipo di servizio erogato da una data blockchain, in totale trasparenza e nel rispetto delle regole del servizio erogato. Questo genere di blockchain, di cui sono esempio alcune delle più famose criptovalute come Bitcoin, Ethereum, Litecoin, può essere utilizzato da chiunque ed ovunque, senza la mediazione di terze parti, come banche o società di rimesse.

La blockchain privata (o permissioned) è l’esatta negazione del senso stesso di Blockchain, poiché centralizza il dato e si assume l’autorità di assegnarne il consenso e la validazione, nonché di decidere quali siano gli utenti partecipanti alla stessa, tramite il suo amministratore che sceglie i propri validator. Un noto esempio è Hyperledger

Key4biz. Perché la pubblica amministrazione dovrebbe utilizzare la blockchain pubblica?

William Nonnis. Io ritengo che la Blockchain pubblica nella PA, non solo sia da preferire a quella privata, ma sia una vera e propria necessità sia per i servizi erogati all’utente, ma soprattutto per il concetto di fiducia tra Stato e cittadino che oggi pare non sia così tanto scontato.

 Grandi e tanti sono infatti i vantaggi di questo utilizzo:

  1. Il Cittadino/Azienda avrà una risposta al servizio richiesto in tempi celeri e in maniera sicura.
  2. Lo stato avrà un maggior monitoraggio dei principali servizi gestiti dalle varie Aziende, visualizzando in tempo reale le transazioni svolte.
  3. Forte alleggerimento della burocrazia grazie alla digitalizzazione dei servizi, con il ritorno così di un notevole risparmio sulla macchina governativa a vantaggio dell’azienda e /o cittadino.
  4. I dati non saranno più ridondanti grazie all’utilizzo delle identità digitali
  5. Istantaneo controllo incrociato per molteplici esigenze istituzionali o governative
  6. Verifica del dato subitanea ed obiettiva
  7. Sicurezza e trasparenza garantite dall’ affidabilità e solidità della Tecnologia
  8. Contrasto all’evasione fiscale e alla criminalità

Grazie alla sua architettura, la Blockchain Pubblica potrà essere, in futuro, interoperabile con qualsiasi entità esterna, come ospedali, banche, dispositivi IOT ed applicazioni, permettendo a lungo termine di avere uno scambio di dati tra le varie istituzioni e costruendo così le basi, per una pubblica amministrazione di ogni singolo stato efficiente, sicura e funzionale. Anche la UE, avvalendosi di questo tipo di tecnologia usufruirà di notevoli benefici, poiché la B. è in grado di garantire la vera tracciabilità, trasparenza, sicurezza, e certificazione a livello anche legale dei principali servizi tra Stato, Azienda, Cittadino.

Key4biz. A che punto risulta l’Italia come Nazione rispetto agli stati membri della UE?

William Nonnis. L’ Italia ha avuto la lungimiranza di regolamentare per prima nella UE, tramite l’art. 8-ter del 11 febbraio 2019, l’utilizzo delle DLT e degli SMART CONTRACT (anche se è una norma da migliorare in alcuni aspetti). Così facendo la nostra nazione ha dimostrato grande attenzione ed interesse per la straordinaria innovazione tecnologica che potrà così farla divenire un paese pionieristico assolutamente all’avanguardia nel digitale. Per attuare questo ambizioso progetto, l’Italia comunque dovrà affidarsi al supporto di quelle nazioni in cui la tecnologia blockchain risulti già essere di utilizzo quotidiano (Estonia, Lituania, Finlandia, extra UE Malta), calando o adattando i contesti quotidiani di tali stati anche alla nostra nazione sia per il concetto di utilizzo Pubblico verso il cittadino che per l’utilizzo tra cittadino e azienda privata. In poche parole, poiché molto stiamo già facendo, non facciamoci sfuggire questa grossa opportunità di valorizzazione della Nazione.

Key4biz. Quali sono gli ambiti ed i livelli di sviluppo fin qui ottenuti dal ministero della Difesa con l’utilizzo di questa tecnologia?

William Nonnis. La Difesa sicuramente gioca un ruolo estremamente importante in questo contesto perché, come noto, tutte le tecnologie esistenti, fino ad oggi, sono passate sempre attraverso una valutazione primaria da parte del Ministero della Difesa, non solo italiana, ma di tutti i Ministeri della DIFESA mondiali, per garantire al meglio la sicurezza dei cittadini nell’utilizzo costante di queste tecnologie. Il Ministero della Difesa Italiano, dove appunto attualmente ricopro il ruolo di Full Stack & Blockchain Developer, crede fermamente nelle opportunità applicative e nei vantaggi ottenuti con la tecnologia Blockchain e, per questo, dal 2013 con la nascita della Struttura di Progetto Energia, si è focalizzato uno studio sull’interscambio energetico tra edifici, utilizzando sia fonti rinnovabili che attraverso l’efficientamento energetico. Tale progettazione e sviluppo della Blockchain nel settore energetico, pone estrema attenzione all’impatto delle infrastrutture critiche e ovviamente alla sicurezza del dato, settore in cui l’attenzione della DIFESA è fortemente focalizzata.  Per ciò che concerne questo progetto specifico, io ritengo che, sicuramente, oltre all’aspetto essenziale di studio, progettazione e sviluppo, si debba intervenire sulla normativa vigente, poiché ad oggi le leggi non prevedono ancora la possibilità di interscambio energetico tra Cittadino e Cittadino oppure Cittadino Azienda, come avviene già in Australia, Canada. Quindi se la Difesa ha il compito di studiare la tecnologia Blockchain, risolvendo le criticità che si presentano sia come infrastrutture che come sicurezza, in questo progetto di scambio energetico, è compito preciso del Governo rivisitarne la normativa per consentirne la fattibilità.

Key4biz. Quale sarà il futuro della tecnologia blockchain e quali saranno i benefici in campo occupazionale?

William Nonnis. Il futuro che immagino della tecnologia blockchain è dato innanzitutto dall’utilizzo della blockchain Pubblica per migliorare al massimo la trasparenza, la fiducia, e la diminuzione dei costi sui servizi (disintermediazione),

Per quanto concerne l’occupazione, si deve immediatamente sfatare la preoccupazione che figure professionali, da sempre fondamentali negli scambi di mercato, come notai, avvocati e commercialisti, andranno a sparire. Molto più semplicemente, tali occupazioni dovranno rimodellare le loro attività attuali, facendole aderire al nuovo contesto tecnologico, a beneficio del cittadino per il servizio erogato. Sicuramente Il professionista che oggi è maggiormente integrato in ambito blockchain è l’avvocato perché in tale tecnologia è in essere lo Smart Contract, ossia una forma di contratto intelligente (anche se poi tecnicamente è un protocollo). Tali Smart contract necessitano della collaborazione tra Programmatori informatici e Avvocati proprio per far sì che non ci siano errori durante il loro sviluppo, che andrebbe a favorire o sfavorire le corrispettive parti in una transazione di servizi.

 In campo occupazionale la figura più richiesta per tale settore è sicuramente quella dello sviluppatore blockchain, basti pensare infatti che negli Stati Uniti colossi come Google, Microsoft ecc… sono alla ricerca di questi professionisti specializzati, ai quali riservano grosse cifre di guadagno, come ad esempio 450/500 dollari a ora. Ottima opportunità occupazionale quindi, per chi è già uno sviluppatore e per chi vuole accedere a questa professione avendo già un passato da programmatore.

La rivoluzione tecnologica oggi in atto, necessariamente sta dando vita ad un nuovo profilo professionale cosiddetto “IBRIDO”, cioè un professionista multitasking, competente in molti settori che, se prima erano ben distanti tra loro, oggi con l’uso della Blockchain, si incrociano e mescolano insieme. Infatti ora il diritto, la giurisprudenza e l’economia si fondono con la tecnologia, creando ambiti di competenze nuove che la figura IBRIDA deve saper svolgere.

E non solo, perché questo tecnico, oltre a possedere una vasta preparazione di più materie, deve conoscere l’arte del comunicare con diverse modalità, nei diversi auditori, nei quali andrà a divulgare le peculiarità, i vantaggi e le opportunità applicative della Blockchain e delle infrastrutture ad essa connesse, per un suo utilizzo ottimale da parte di tutti, mostrando ottime capacità interlocutorie.

È forse questa la parte più emozionante del mio lavoro, che mi permette un contatto diretto con tanta gente e di tutte le età, nei corsi che tengo a partire dalle scuole elementari, fino ai master, e mi consente, oltre ad eseguire la parte prettamente creativa dello sviluppatore, di scendere in campo e di testare concretamente i frutti dei miei progetti.

Si, perché i progetti che io intendo sviluppare, nascono per migliorare la qualità di vita di ciascuno di noi, nelle piccole o nelle importanti abitudini quotidiane e la tecnologia che io studio è perciò a misura d’uomo, ed è in più, trasparente, pulita e giusta, naturalmente intenzionata a percorrere la via di un “buon futuro”, grazie al valore fondamentale della fiducia reciproca, in cui io, così come l’essenza stessa della Blockchain, crediamo fermamente.

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