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Per Moody’s le telecomunicazioni passano al livello più alto di rischio informatico

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L'agenzia di rating colloca il settore delle telecomunicazioni nella categoria "molto alta" per il rischio informatico, rispetto al livello "alto" di due anni fa.

  • L’agenzia di rating colloca il settore delle telecomunicazioni nella categoria “molto alta” per il rischio informatico, rispetto al livello “alto” di due anni fa
  • L’aumento della digitalizzazione e la debole mitigazione dei rischi sono tra i fattori che contribuiscono a questo peggioramento
  • Le violazioni della sicurezza dei dati recentemente segnalate da AT&T, Optus e T-Mobile US “sottolineano” l’aumento della valutazione del rischio per la sicurezza, secondo Moody’s
  • Le ultime notizie riguardanti le violazioni delle reti telco statunitensi da parte di hacker cinesi danno credito alla rivalutazione da parte del team di Moody’s

Cosa hanno in comune le telecomunicazioni, le compagnie aeree e l’industria della produzione di energia? Ogni settore è stato inserito nella categoria di rischio “molto alto” nell’ultima “cyber heat map” compilata dalla agenzia di rating Moody’s. Nella sua mappa di calore informatica del 2022 (non esisteva una versione del 2023), Moody’s ha collocato il settore delle telecomunicazioni nella fascia di rischio “alta”, quindi si tratta di una promozione sgradita tra i ranghi del rischio informatico più elevato.

La digitalizzazione aumenta i rischi informatici

Tra i principali fattori che aumentano il rischio informatico per le telecomunicazioni, secondo Moody’s, c’è una maggiore digitalizzazione. Ciò è particolarmente vero quando le società di telecomunicazioni stanno migrando “porzioni significative” delle loro operazioni sul cloud. Sebbene i servizi cloud possano ridurre alcuni rischi informatici legati all’azienda, riconosce l’agenzia di rating del credito, possono anche introdurre nuove vulnerabilità. Un esempio buono (o cattivo?) di questo, dice, è stata una recente violazione di AT&T in cui attori malintenzionati hanno ottenuto l’accesso ai dati archiviati su una piattaforma cloud di terze parti.

Attacchi cyber in crescita

Oltre ad AT&T, Moody’s cita un elenco crescente di costosi attacchi informatici alle società di telecomunicazioni, tra cui l’australiana Optus e T-Mobile US, a quanto pare un bersaglio preferito per gli hacker informatici: da quando è stato pubblicato il rapporto di Moody’s, T-Mobile US è stata citata dal Wall Street Journal come obiettivo chiave per gli hacker cinesi durante una recente campagna di attacchi informatici. Per l’agenzia di rating del credito, questi incidenti di sicurezza “sottolineano” la classificazione del rischio “molto alto” per le telecomunicazioni.

Banche più preparate sul fronte cyber delle telco

Anche le società di telecomunicazioni vengono prese a schiaffi per la scarsa mitigazione del rischio, anche se sembra che stiano investendo molto nella sicurezza informatica. “I loro sforzi devono ancora contrastare la loro maggiore esposizione al rischio”, afferma Moody’s. Ciò è in netto contrasto con il settore bancario “molto altamente esposto” che, nonostante affronti rischi simili, “ha mitigato in modo più efficace la minaccia attraverso l’implementazione di misure di sicurezza informatica di alto livello”.

Insieme alle telecomunicazioni, alle compagnie aeree e all’industria della produzione di energia, Moody’s – guardando attraverso la lente dei suoi rating creditizi – calcola che tutti questi settori (quelli con un elevato rischio informatico) abbiano un debito totale di 7,1 trilioni di dollari, di cui le telecomunicazioni costituiscono 1,42 trilioni di dollari.

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