L’ex CEO di Google, Eric Schmidt, ha recentemente sostenuto che l’esercito degli Stati Uniti dovrebbe eliminare i suoi carri armati obsoleti e investire invece in droni potenziati dall’AI.
Intervenendo al Future Investment Initiative in Arabia Saudita, Schmidt ha sottolineato come i conflitti recenti, come la guerra in Ucraina, abbiano dimostrato l’efficacia di droni economici contro i carri armati.
Schmidt ha fondato White Stork, una startup che sviluppa droni di attacco autonomi, con lo scopo di fornire supporto tecnologico all’Ucraina.
I droni sviluppati da White Stork sono progettati per individuare e colpire autonomamente i bersagli in ambienti con segnale GPS disturbato, senza necessità di un operatore umano. Schmidt ha anche presieduto la National Security Commission on Artificial Intelligence, che consiglia il governo USA su questioni di difesa e sicurezza legate all’AI, rafforzando il suo impegno nella promozione della tecnologia AI in ambito militare.
Alcuni esperti militari sostengono che la guerra tra carri armati potrebbe avviarsi al tramonto, sebbene sia improbabile che l’esercito statunitense abbandoni totalmente i suoi mezzi corazzati a favore dei droni. Al contrario, la strategia futura potrebbe prevedere una combinazione di entrambe le tecnologie.
Schmidt ha dichiarato che, con il rapido abbassamento dei costi dell’autonomia, i droni rappresenteranno ‘il futuro del conflitto’ e potrebbero, alla lunga, sostituire anche artiglieria e mortai.
Per maggiori informazioni, clicca per l’articolo originale.
Il piano di OpenAI per diventare una società a scopo di lucro messo in discussione dal procuratore generale del Delaware
Il procuratore generale del Delaware ha recentemente inviato una lettera ai rappresentanti legali di OpenAI per richiedere chiarimenti sul piano di conversione dell’organizzazione da entità non profit a una a scopo di lucro.
Questo cambio di assetto societario potrebbe avere un forte impatto su miliardi di dollari di investimenti, compresi quelli di Microsoft e altri investitori strategici che hanno sostenuto OpenAI tramite una sussidiaria a scopo di lucro.
In risposta, il presidente del consiglio di OpenAI, Bret Taylor, ha assicurato che la società intende procedere in maniera trasparente, garantendo che qualsiasi transazione non comprometta gli interessi dell’organizzazione non profit, che continuerà a esistere e a perseguire la propria missione originaria per il beneficio dell’umanità.
Il procuratore generale Kathleen Jennings, sottolineando la necessità di proteggere i beni caritatevoli di OpenAI, ha espresso preoccupazione sulla potenziale assegnazione di risorse pubbliche a fini privati, evidenziando che il suo ufficio potrebbe intervenire se le transazioni non fossero conformi alle normative.
Mentre Delaware è noto per un approccio meno restrittivo sulla regolamentazione delle società, incluse quelle non profit, la complessità della transizione richiederà attenzione legale per garantire che tutti i requisiti legali e fiduciari vengano rispettati, considerando l’impatto sulla struttura societaria di OpenAI e sulle sue risorse.
Per maggiori informazioni, clicca per l’articolo originale.