PEC europea, che cos’è e come si attiva
La posta elettronica certificata (PEC) continua a crescere nel nostro Paese, rappresentando di fatto non solo uno strumento utile alla popolazione, ma sicuro ed affidabile.
A diciotto anni dal lancio della PEC in Italia, gli indirizzi attivati a giugno 2022 superavano i 14,4 milioni per 492.932.292 messaggi inviati, in crescita dell’8% su base annua, secondo dati ufficiali dell’Agenzia per l’Italia digitale (AgID).
Secondo stime Aruba, invece, sono 2 milioni le PEC europee già attivate dai nostri concittadini.
“La PEC è riuscita negli anni a dare vita ad un sistema di comunicazione che ha cambiato e migliorato le abitudini di milioni di italiani, aziende e pubbliche amministrazioni, incentivando il processo di dematerializzazione documentale”, ha commentato Stefano Sordi, Direttore Generale di Aruba.
“La PEC resterà la stessa di sempre, ma con più vantaggi quali l’identificazione certa del mittente e del destinatario ed il meccanismo di autenticazione forte, come previsto dal regolamento eIDAS. La PEC europea rappresenta il riconoscimento del successo di questo strumento digitale che – ha proseguito Sordi – in Italia sta avendo un ruolo primario in termini di efficientamento dei processi di comunicazione, risparmio energetico e, non ultimo, è la dimostrazione di competenza e credibilità del nostro paese nel settore della trasformazione digitale”.
Come si attiva
Prossimamente, infatti, sarà possibile utilizzare la PEC in Europa per lo scambio sicuro di comunicazioni con valore legale.
Grazie a questo passaggio si attesterà con maggiore facilità e certezza l’identità del titolare della casella di posta elettronica certificata.
Questo attributo andrà ad aggiungersi a quelli già esistenti ossia l’integrità del contenuto, l’ora e la data di invio e ricezione di un messaggio.
Per attivare la PEC europea non bisogna fare molto, bastano solo due passaggi molto rapidi, completamente gratuiti per gli utenti Aruba:
- effettuare il riconoscimento dell’identità scegliendo tra differenti modalità, attraverso lo SPID, la firma digitale, la CIE, la CNS o il video riconoscimento con operatore;
- attivare la verifica in due passaggi (2FA), ossia un’autenticazione di secondo livello che avviene tramite l’approvazione di una notifica push che l’utente riceve tramite l’app PEC sul proprio smartphone dopo aver inserito l’accoppiata username e password; un processo simile a quello che molti utenti sono già abituati ad usare con gli applicativi di home banking.
Le specifiche e gli standard della PEC europea
Successivamente, la propria casella di posta otterrà tutti i riconoscimenti previsti dagli standard europei dei servizi di recapito certificato qualificato definiti dall’ETSI (European Telecommunications Standards Institute), l’organismo europeo che si occupa di stabilire gli standard tecnici nel settore delle telecomunicazioni.
Tra le caratteristiche di base di una PEC con validità europea, troviamo le specifiche che certificano legalmente che i messaggi sono conformi agli standard europei; le intestazioni aggiuntive (header) in tutti i messaggi di posta; l’estensione della validità dei messaggi a 30 anni (la normativa prevede una validazione temporale elettronica qualificata di almeno 20 anni).
Il Regolamento eIDAS
Un primo regolamento specifico era già stato emanata nel 2014, con lo scopo di fornire una base normativa europea per i cosiddetti “servizi fiduciari” e per i mezzi di identificazione elettronica.
Si trattava proprio del Regolamento eiDAS (electronic IDentification Authentication and Signature), che reca le condizioni per garantire interazioni elettroniche sicure fra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni a livello europeo, incrementando la sicurezza e l’efficacia dei servizi elettronici e delle transazioni di e-commerce.
La PEC ha lo stesso valore legale di una raccomandata tradizionale con avviso di ricevimento. Per certificare l’invio e la ricezione di un messaggio, il gestore di posta invia al mittente una ricevuta che costituisce prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio e dell’eventuale documentazione allegata. Allo stesso modo, il gestore invia al mittente la ricevuta di avvenuta (o mancata) consegna del messaggio, con precisa indicazione temporale.