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Pay tv, Mediaset al bivio

Mediaset

A Mediaset occhi puntati sul mercato della pay tv. L’azienda studia le prossime mosse di Premium, per posizionarsi su un mercato europeo che tende sempre più verso il consolidamento. A dare il colpo d’accelerata è stato Rupert Murdoch con l’operazione Sky Europe, che ha messo Sky Italia e Deutschland sotto l’ala della britannica BSkyB.

Un’operazione che cambia le carte in tavola, ridisegnando i nuovi equilibri del mercato paneuropeo della tv a pagamento.

Mediaset dovrà adesso scegliere con accuratezza la strategia da seguire. Due le ipotesi al vaglio: stringere forti alleanze con partner stranieri oppure avviare una nuova campagna di acquisizioni.

Al momento la seconda opzione sembra quella meno realistica perché è difficile pensare che Mediaset possa fare nuovi investimenti visto che ha avuto grossi esborsi per assicurarsi i diritti della Champions League e parte di quelli per le partite di Serie A (il grosso è nelle mani di Sky, ndr).

Più verosimile che invece segua la strade delle nuove alleanze. Intanto perché il gruppo ha già dichiarato d’essere interessato a nuove partnership e in questo senso ha già da tempo avviato trattative con broadcaster stranieri, come Vivendi e Al Jazeera. Ricordiamo, inoltre, che lo scorso luglio il vicepresidente Pier Silvio Berlusconi ha avuto in Italia un tête-à-tête con il presidente di Vivendi Vincent Bolloré mentre dall’altra parte a fine giugno la tv araba riconfermava l’interesse per Mediaset.

Trovare un nuovo socio non solo gli permetterebbe di consolidare la propria posizione, ma anche di fronteggiare l’eventuale arrivo in Italia di Netflix, la piattaforma americana di video streaming che al momento ha rimandato lo sbarco per via dei problemi legati alla diffusione della banda larga: solo il 55% delle abitazioni nazionali dispone, infatti, di collegamenti adeguati per fruire dei servizi di Netflix che è un gran divoratore di banda.

Altra scelta per Mediaset, puntare su Al Jazeera o su Vivendi?

Vivendi è una società che in questo momento gode di una buona cassa, al momento circa 20 miliardi di euro. L’aspetto più complicato è che sicuramente vorrà un ruolo di primo piano nella gestione della pay tv Premium. Difficile quindi che possa eventualmente accontentarsi della quota dell’11,11% di Telefonica, come si era vociferato. Mediaset sarà disposta a cedere?

Stesso discorso per Al Jazeera che sicuramente non si accontenterà di restare marginale nella gestione della tv a pagamento della famiglia Berlusconi.

Intanto Bolloré si sta muovendo su più fronti. La recente cessione della brasiliana GVT, gli ha assicurato la quota dell’8,3% di Telefonica in Telecom Italia.

Vivendi sta, però, dismettendo su scala mondiale gli asset telefonici per concentrarsi sulle attività media. Questo fa pensare che i francesi dentro Telecom potrebbero cercare di spingere per distribuire i propri contenuti, specie quelli della pay tv Canal Plus. Ma in questo senso, Telecom ha stretto già un forte accordo con Sky Italia, recentemente rafforzato sull’offerta sportiva che complicherebbe la situazione.

Difficile fare previsioni su un mercato che è ancora in forte fermento. Possibile che Vivendi decida allora in un secondo momento di dismettere la quota in Telecom Italia, facendo cassa, e punti su Premium. Telefonica potrebbe allora uscire dalla pay tv del Biscione, visto che  nel contratto c’è un’opzione di vendita nel caso di ingresso di un nuovo socio.

Ma quali sarebbero le condizioni dell’arrivo dei francesi in Mediaset? E’ a questo che probabilmente sta lavorando l’azienda italiana.

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