Via libera dalla Commissione europea all’acquisizione di Sky Deutschland e Sky Italia da parte della britannica BSkyB: l’operazione da 6,7 miliardi di euro), annunciata a luglio, darà vita a un colosso paneuropeo della televisione con 20 milioni di abbonati in Regno Unito, Irlanda, Italia, Germania e Austria.
Per BSkyB, controllata dalla 21st Century Fox di Rupert Murdoch attraverso la Fox, si tratta della più importante manovra in 25 anni della sua storia e verrà finanziata in contanti, obbligazioni e un collocamento di azioni pari al 10% del suo capitale attuale.
Più precisamente la Pay tv britannica sborserà 2,45 miliardi di sterline (circa 3 miliardi di euro) per il 100% di Sky Italia e 2,9 miliardi di sterline (circa 3,7 mld di euro) per il 57% di Sky Deutschland in mano alla Fox.
Per Bruxelles, nessun problema di concorrenza
Secondo quanto valutato dalla Commissione, anche se tutte e tre le imprese sono società di comunicazione, attive principalmente nel settore della Pay Tv, l’operazione non desta preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza poiché “…le attività delle tre imprese sono complementari dal punto di vista geografico”.
Nessun problema anche relativamente al maggiore potere d’acquisto della nuova società risultante dalla fusione nei confronti dei titolari dei diritti per l’acquisizione dei diritti relativi a contenuti audiovisivi ‘premium’ (come alcuni eventi sportivi e film): secondo Bruxelles, infatti, è improbabile che l’impresa risultante dalla concentrazione possa imporre modifiche alle attuali pratiche di concessione di licenze, incentrate su territori nazionali o aree linguistiche, prima di tutto per motivi di ordine pratico, come i tempi diversi delle trattative relative ad alcuni diritti di licenza, poi in quanto i titolari dei diritti non si discosterebbero dal loro attuale modello preferito di licenze, a meno che ciò non fosse nel loro interesse in termini di ottimizzazione delle entrate.