Si è tenuta in settimana a Bruxelles l’‘High level Round table’ su “Il ruolo strategico della Città Intelligenti per affrontare le sfide energetiche”. Alla tavola rotonda hanno preso parte il vice presidente della Commissione europea e Commissario europeo per l’unione energetica, Maros Sefcovic, i sindaci di oltre 20 città europee, i DG per l’Energia e per l’innovazione della Commissione, parlamentari, rappresentanti della BEI, della European Alliance to Save Energy e dell’ENEA per i progetti a supporto delle smart city e dell’efficienza energetica.
Città intelligenti e gestione critica delle risorse energetiche e naturali sono stati gli argomenti chiave sui cui si sono confrontati i rappresentanti di Parigi, Francoforte, Varsavia, Saragozza, Bristol, Sofia, Lubiana e, per l’Italia, i sindaci di Firenze, Dario Nardella, di Torino, Pietro Fassino, e il Commissario Enea, Federico Testa.
Stakeholder coinvolti nel percorso di progettazione e realizzazione in Italia ed in Europa delle smart city e delle smart community, sulla base di strategie condivise per l’efficienza energetica e lo sviluppo sostenibile a livello ambientale ed economico.
Al centro dei lavori anche il Patto dei Sindaci: “Come Coordinatore Nazionale del Patto dei Sindaci e protagonista di diversi programmi e azioni per le smart cities, l’Enea si configura come soggetto di riferimento per raccordare Enti Locali, imprese e mondo della ricerca” ha sottolineato nel suo intervento Federico Testa.
“Il percorso verso città ‘intelligenti’ richiede investimenti, scelte politiche e strategie per sviluppare tecnologie innovative basate su sinergie tra Pubblica Amministrazione, filiere industriali e sistema della ricerca. L’ ENEA é al lavoro per mettere a punto standard comuni, linee guida e procedure utili alle amministrazioni pubbliche, da adattare poi alle diverse realtà locali“, ha sottolineato il commissario dell’Enea.
Il Patto dei Sindaci, o Covenant of Mayors, è una iniziativa della Commissione Europea lanciata nel 2008 a seguito dell’adozione da parte dell’Europa del Pacchetto Clima-Energia. Nell’adesione al Patto, gli enti locali e regionali si impegnano a raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020, impiegando soluzioni tecnologiche per l’efficienza energetica e promuovendo le fonti energetiche rinnovabili nei loro territori.
Degli oltre 5.714 enti Locali firmatari, oltre la metà sono italiani. Inoltre, come evidenzia l’Enea, più di 2.400 Comuni italiani si sono già dotati del PAES, il Piano d’azione per l’energia sostenibile, e stanno sviluppando i piani operativi e le azioni necessarie per dare seguito alle iniziative previste.
Tra le azioni che si intende intraprendere con i PAES, sono numerose quelle relative al potenziamento e alla promozione del trasporto pubblico e la riduzione delle emissioni di CO2 e altri inquinanti: dal rinnovo del parco veicoli comunale al trasporto privato e commerciale, dalla realizzazione di infrastrutture metro-tranviarie alle azioni per la mobilità sostenibile finalizzate alla riduzione dell’uso dell’auto privata, dalla promozione della mobilità ciclopedonale all’ottimizzazione del sistema dei trasporti in generale.