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Partite di calcio piratate, la Danimarca banna Rojadirecta

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Oltre il danno economico al mercato audiovisivo, i servizi pirata, come lo streaming illegale di eventi sportivi, rappresentano un pericolo anche per la sicurezza dei nostri dati, ulteriore fonte di guadagno: “esiste un rischio elevato di essere colpiti da malware e altre minacce informatiche”.

Alla fine, anche la Danimarca ha deciso di mettere in lista nera il noto sito di streaming di partite di calcio ed altri eventi sportivi, Rojadirecta. Un tribunale danese ha infatti accolto le denunce della Liga spagnola e delle associazioni di settore a tutela del copyright, come la locale RettighedsAlliancen, chiedendo agli internet service provider (Isp) di bloccare gli accessi alla piattaforma.

Un’offerta di link per lo streaming sempre molto ampia, quella di Rojadirecta, che per anni ha condiviso link verso siti che trasmettevano eventi sportivi violando i diritti di proprietà intellettuale dei più grandi broadcaster europei e mondiali, offrendo gratuitamente al pubblico eventi sportivi accessibili solo a pagamento, soprattutto partite di calcio dei principali tornei europei.

Al centro del caso LaLiga c’è lo sfruttamento delle partite in streaming illegale e senza licenza, per attirare traffico, rubare dati e quindi generare entrate pubblicitarie.

A queste accuse, i rappresentati della piattaforma hanno risposto affermando che il blocco imposto agli Isp è del tutto illegale, poichè la piattaforma si limiterebbe a condividere link pubblicati dagli utenti: “Incredibilmente, Rojadirecta si è presentata in tribunale presentando una difesa, ma nonostante questa mossa è stata condannata, come tutti gli altri servizi pirata che violano il copyright”, ha spiegato Maria Fredenslund, CEO di RettighedsAlliancen, su Insideworldfootball.
Un fatto rilevante, che conferma l’efficacia del sistema di blocco anche quando, con nostra grande soddisfazione, questo sia messo in discussione in un’aula di tribunale”.

Proprio riguardo ai modi con cui queste piattaforme fanno soldi, tra cui la sottrazione di dati agli utenti, Fredenslund ha chiarito un altro punto particolarmente critico, la sicurezza dei nostri device e delle informazioni in essi custodite: “Quando si naviga su piattaforme che offrono servizi illegali, gli studi dimostrano che esiste un rischio elevato di essere colpiti da malware e altre minacce informatiche, perché gli operatori che gestiscono questi servizi non danno priorità alla sicurezza degli utenti, ma semplicemente al proprio guadagno finanziario”.

Il blocco di uno dei siti pirata più noti al mondo è un risultato importantissimo – ha affermato Melcior Soler, direttore Audiovisual department della Liga – con questa sentenza ci sentiamo più al sicuro, più protetti, così come sono più tutelate le nostre emittenti televisive e il nostro mercato audiovisivo”.

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