Al pari di Milano, Torino, Genova, Napoli, Bologna, Bergamo, Treviso e Bari, anche Parma ha lanciato il suo programma smart city concentrando l’attenzione su efficienza energetica, tutela ambientale, lotta all’inquinamento, mobilità sostenibile e innovazione culturale e sociale.
In occasione della cerimonia per la consegna delle onorificenze della città, nel giorno del patrono Sant’Ilario, il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ha voluto tracciare come da tradizione un bilancio degli ultimi 12 mesi e ricordare il lavoro svolto sin qui dalla giunta e dalle tante associazioni cittadine che si impegnano quotidianamente nell’azione di rigenerazione e trasformazione del territorio urbano.
“Credo che ci sia un Paese che viaggia molto più veloce della politica. E’ il Paese rappresentato dalle città – ha dichiarato nel suo discorso ufficiale per Sant’Ilario Pizzarotti – Siamo noi il motore dell’Italia: qui realizziamo programmi di smart cities, qui crescono le esperienze per servizi all’infanzia più innovativi, qui si realizzano progetti a basso impatto ambientale, qui investiamo sulla riqualificazione energetica e ci adoperiamo per le politiche di integrazione e di aggregazione”.
A dargli ragione ci sono anche i risultati della classifica delle smart city italiane di ICity Rate (relativa agli indici smart economy, smart living, environment, people, smart mobility e smart governance) che, nonostante un trend negativo degli ultimi anni, vede Parma ancora nella Top ten nazionale, al decimo posto nel 2014 (ma era al quinto nel 2013 e addirittura al secondo nel 2012).
Il 2015 sarà l’anno di Parma, spiega il sindaco, sia da un punto di vista economico, sia culturale, sia politico, grazie alla vicinanza a Milano e la sua Expo 2015 e ai crescenti scambi con l’Europa: “Una città a misura d’uomo si ottiene con una mobilità efficiente, moderna e più ecologica, una pedonalizzazione più ampia e un piccolo commercio prospero e virtuoso. Abbiamo già investito tempo e fondi per tutti questi obiettivi, avendo già sbloccato i nuovi eco bus, finanziato la riapertura di negozi tradizionali in centro, poste le basi ideali per una pedonalizzazione del centro storico. Continueremo su questa strada, abbinando il respiro internazionale di Parma con la sua tipica tradizione di città vivibile e familiare”.
“L’urbanistica in Italia non può essere innovazione senza tradizione – ha affermato Pizzarotti – riconosceremo il giusto valore alla bellezza della storia di Parma, per troppo tempo trascurata; legheremo lo sviluppo urbano all’aggregazione sociale, all’armonia con l’ambiente circostante e alla riforma tecnologica”.
Tra i tanti interventi di recupero e rigenerazione urbana, ci sono quelli relativi al turismo e l’accoglienza dei visitatori, con la valorizzazione del Ponte romano, l’Ospedale vecchio, la biblioteca civica di Stato, il complesso di San Paolo e del suo campanile, il Teatro Reggio, il Parco ducale, l’ex ostello della cittadella.
Parma è una città di grandi tradizioni culturali ed artistiche, a pochi chilometri di distanza è nato e cresciuto Giuseppe Verdi, qui ha sede uno dei teatri lirici più importanti d’Europa (forse del mondo), il Reggio: “La cultura rappresenta ancora un investimento redditizio e non un costo. È un concetto che lega lo sviluppo della città in tutti i campi della vita: è istruzione, valorizzazione degli edifici storici e pubblici, rilancio del piccolo commercio come espressione del tessuto sociale. Cultura è anche tutela dell’ambiente nel quale, in quanto cittadini, viviamo e ci esprimiamo. Partiamo dall’istruzione, dalla salvaguardia delle scuole e dalla salute dei nostri figli”.
Parma è una tra le poche città d’Italia che ha rimosso completamente l’amianto da tutte le sue scuole.