La parità di genere potrebbe contribuire con 12 trilioni di dollari alla crescita globale. E’ quanto sostiene il Report del McKinsey Global Institute dal titolo ‘The power of parity’.
Ridurre il gap di genere permetterebbe di aggiungere annualmente 12 trilioni di dollari al PIL da qui al 2025, vale a dire l’11% in più di quanto succederebbe con uno scenario di business comunemente inteso.
Ma cosa si può fare per trasformare questo potenziale in realtà?
Il duscussion paper di McKinsey ‘Delivering the power of parity: Toward a more gender-equal society‘ prevede una serie di azioni e investimenti. Per quantificare i progressi sono necessari 15 indicatori di diseguaglianza di genere.
Si rileva che, anche se gran parte delle opportunità comprese in quei 12 trilioni proviene dall’uguaglianza di genere sul lavoro, il progresso risulta più ampiamente legato alla lotta contro la disparità sociale tra i sessi.
In particolare, si potrebbero sbloccare opportunità economiche per le donne, migliorando l’accesso ai servizi in sei aree: istruzione, pianificazione familiare, salute materna, inclusione finanziaria, inclusione digitale e assistenza con malattia retribuita.
Questo richiederebbe spese annue aggiuntive per 1,5-2 trilioni di dollari entro il 2025 e quindi 20-30% in più di quanto sarebbe normalmente investito stando agli attuali rapporti tra aumento della popolazione e crescita del PIL.
Ma i risultati sarebbero notevoli per milioni di donne e anche di uomini, offrendo vantaggi economici da sei a otto volte superiori alla spesa sociale stimata.