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Parental control, Zorzoni (AIIP): ‘Agcom renda pubblici gli indirizzi da oscurare’

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Ampia partecipazione degli associati al workshop primaverile dell’Associazione. Il Presidente Zorzoni: 'Stiamo lavorando per dare seguito, malgrado le sue diverse criticità, alla delibera sui sistemi di protezione dei minori. Fondamentali le competenze in seno ad AIIP'.

“Le implicazioni del parental control e le opportunità della rete BUL disaggregata” è il titolo del workshop primaverile di AIIP – Associazione Italiana Internet Provider, che si è svolto lo scorso giovedì 11 maggio a Roma. L’incontro, che ha visto un’ampia partecipazione degli associati, giunti da ogni parte d’Italia, ha fatto il punto sulle principali tematiche che nelle ultime settimane stanno alimentando il dibattito tra gli ISP. Tra queste, le recenti linee guida di AGCOM adottate con la delibera 9/23/CONS, finalizzate all’attuazione dell’articolo 7-bis del decreto legge 30 aprile 2020 n. 28 in materia di “Sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio”.

Parental control per i minori obbligatorio per gli ISP

Il dispositivo prevede che gli Internet Service Provider (ISP) includano automaticamente i sistemi di parental control nelle offerte per i minori e permettano di attivarli su richiesta del cliente nelle altre offerte. In ogni caso, i sistemi di controllo genitoriale devono essere gratuiti e non comportare alcun
costo per l’attivazione, la configurazione, il funzionamento o la disattivazione per i consumatori. Le linee
guida stabiliscono inoltre varie categorie di contenuti inappropriati per i minori che gli ISP devono consentire ai consumatori di bloccare, come ad esempio quelli per adulti, il gioco d’azzardo, armi, violenza, odio e discriminazione, e così via.

“Come Associazione stiamo lavorando per dare seguito, malgrado le sue diverse criticità, alla delibera – ha esordito il Presidente di AIIP, Giovanni Zorzoniin particolare promuovendo lo sviluppo, attraverso le
primarie competenze già disponibili in AIIP, di una soluzione tecnica a disposizione dei soci, con orientamento al costo”
.

Ok a disaggregazione rete BUL

AIIP ha in ogni caso ribadito la sua richiesta ad Agcom di fornire essa stessa la lista degli indirizzi da
oscurare, ritenendo grave che una tale responsabilità, suscettibile di incidere su diritti anche fondamentali, possa essere demandata a valutazioni discrezionali e disomogenee dei singoli operatori.
Si è poi discussa, anche in una visione operativa e progettuale, la recente decisione di Open Fiber di aprire a una parziale disaggregazione la rete BUL. Tale decisione, che va incontro alle istanze da anni portate avanti da AIIP in sede italiana e europea, ne rappresenta un grande successo, che consentirà una più efficace integrazione tra le reti degli associati e quella dello Stato, anche a fini di più rapido superamento del digital divide.

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