“Il 21 novembre rappresenta una data spartiacque per la tutela dei minori – afferma Sandra Cioffi Presidente del Consiglio Nazionale degli Utenti (CNU)- entrano oggi infatti in vigore, le nuove linee guida sui sistemi di protezione dei minori sul web, approvate da AGCOM lo scorso gennaio ed anche da noi fin dal nostro insediamento fortemente sollecitate. Si tratta – continua Cioffi – di un traguardo molto significativo per proteggere i minori dai pericoli del web ed anche per la preoccupazione dei genitori legata ai rischi del cyber-spazio che ha richiesto la necessità di adottare sistemi di parental control da parte degli operatori di telefonia.
La novità positiva è che si è proceduto ad una regolamentazione della materia, prima non esistente. Oggi vi è l’obbligo da parte dei gestori di provvedere a fornire soluzioni tecniche di parental control, gratuite, e a fornire assistenza ai clienti tramite tutti i canali disponibili (web, telefono, punti vendita, APP, ecc.) e come da noi richiesto, con spiegazioni più chiare e semplici anche attraverso una sempre più efficace comunicazione istituzionale.
In base alle linee guida AGCOM, il blocco dei siti contenenti contenuti nocivi riguarderanno contenuti per adulti e quindi lotta alla pornografia, gioco d’azzardo e scommesse, armi, violenza, odio e discriminazione, sette, pratiche che danneggiano la salute, siti per anonimizzare la navigazione Internet.
Le SIM dedicate ai minori saranno pre-attivate prima che il minore possa utilizzarle. Ma anche per le SIM già attivate è garantita un’attivazione più rapida possibile, e se intestate ad un adulto, ma destinate ad un minore, è importante che il genitore chieda l’attivazione del filtro all’operatore mobile.
Ciò renderà operativo un vero e proprio “sistema“ di parental control di filtro rispetto a contenuti nocivi, così come anche previsto dal Decreto Caivano, che ha potenziato la diffusione del parental control per una navigazione dei minori più sicura e responsabile.
Certo l’iniziativa non può essere esaustiva: ma si tratta di provvedimenti che contribuiscono a creare un primo livello di protezione ed a creare sempre maggiore consapevolezza circa le insidie del web.
Occorre però -conclude Cioffi- che tali processi siano continuamente monitorati con il coinvolgimento della scuola, della famiglia ma anche dei ragazzi e del terzo settore ed il CNU continuerà, nell’ambito delle sue competenze istituzionali, a fare la sua parte con le sue proposte ed i suoi pareri per la tutela di tali diritti.