LE considerazioni

Panetta (Banca d’Italia): “Mutamenti indotti dall’AI riguarderebbero due lavoratori su tre”

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Imprese italiane e capacità di innovare, nelle sue Considerazioni finali, il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, illustra le stime relative all’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro: “per una significativa minoranza degli occupati le occasioni di impiego potrebbero ridursi”. E poi: "Raccolta venture capital raddoppierebbe con più fondi da istituzionali". Il plauso di Scornajenchi (Cdp Venture Capital).

Innovazione, competenze e AI, quale impatto sul mondo del lavoro?

Dobbiamo accrescere la nostra capacità di sviluppare nuovi beni, servizi e tecnologie”, con nuovi incentivi, un’efficace rete di strutture preposte al trasferimento tecnologico e più cospicui investimenti in formazione.

Questa la linea che il nostro Paese dovrebbe tenere per sviluppare capacità di innovazione e capacità di sviluppare beni, servizi e tecnologie di nuova generazione, secondo quanto dichiarato nelle “Considerazioni finali” dal Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, in occasione della diffusione della “Relazione annuale sul 2023”.

Le nostre imprese devono inoltre intensificare l’impegno per trarre pieno beneficio dai programmi e dai finanziamenti dell’Unione europea volti a promuovere l’innovazione. Innovare richiede infine forti investimenti nel capitale umano. Si tratta di un’esigenza da noi pressante, data la minore disponibilità, rispetto al resto dell’area dell’euro, di lavoratori con livelli di competenza elevati”.

Secondo nostre stime, in Italia i mutamenti indotti dall’intelligenza artificiale riguarderebbero due lavoratori su tre. Per la maggioranza di essi la produttività e le opportunità di lavoro aumenterebbero – ha precisato Panetta – ma per una significativa minoranza le occasioni di impiego potrebbero ridursi”.

“Nella fase di transizione servirà accompagnare i lavoratori nella riqualificazione professionale o facilitarne il ricollocamento in altre attività, tutelando quanti subiranno i costi di adattamento maggiori”, ha suggerito il Governatore della Banca d’Italia.

Come aveva già affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in occasione della riunione dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali del G7, a cui ha partecipato anche Panetta: “Sicuramente l’intelligenza artificiale cambierà tutto, porterà produttività e efficienza ma purtroppo farà perdere anche diversi posti di lavoro

AI supera già oggi alcune prestazioni umane e migliora il rendimento dei lavoratori (ma le persone continuano a temere questa tecnologia)

Uno scenario che è stato confermato anche dallo “AI Index Report” della Stanford University, secondo cui nell’anno passato i novi modelli di AI hanno dimostrato di poter superare alcune prestazioni umane, almeno in determinati parametri scelti dai ricercatori, come ad esempio la classificazione delle immagini e il ragionamento visivo, o la comprensione di diverse lingue (tra cui l’inglese).

Se da un lato si conferma la possibilità che l’intelligenza artificiale, senza adeguati interventi di accompagnamento, possa impattare negativamente il mondo del lavoro, portando ad una perdita di posti lavoro nel tempo, è anche vero che questa tecnologia sta migliorando qualitativamente il rendimento dei lavoratori.

Secondo l’indagine contenuta nel Report, il 55% degli intervistati percepisce negativamente l’invadenza delle soluzioni di AI nella vita di tutti giorni. Il 52% degli americani si sente preoccupato riguardo agli utilizzi che se ne fanno, in aumento rispetto al 38% del 2022.

Durante lo scorso anno, gli investimenti mondiali nell’AI generativa sono cresciuti a 25 miliardi di dollari, nove volte l’investimento complessivo raggiunto nel 2022 (30 volte quello del 2019).

Panetta: “Raccolta venture capital raddoppierebbe con più fondi da istituzionali”

“In Italia l’attività di venture capital è sottodimensionata” e “il basso sviluppo del settore” riflette “il ritardo” con cui l’attività si è avviata nel Paese. Ha aggiunto il Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta nelle sue Considerazioni finali. “Il venture capital trarrebbe beneficio da un maggiore coinvolgimento degli investitori istituzionali – ha aggiunto – Se assicurazioni e fondi pensione investissero nei fondi nazionali una quota dell’attivo pari a quella della Francia, la raccolta raddoppierebbe”. La crescita della raccolta, ha proseguito, può anche essere favorita dalla rimozione di ostacoli normativi: la Banca d’Italia “si adopererà perché l’attuazione della legge delega di riforma del Testo unico della finanza sia l’occasione per valutare una semplificazione” degli obblighi riguardanti i gestori dei fondi più piccoli.

Scornajenchi (CDP Venture Capital): “Molto bene l’appello di Panetta agli investitori istituzionali per investire in economia reale”


“Molto bene l’appello del Governatore di Banca d’Italia Fabio Panetta per convogliare le risorse degli intermediari istituzionali come assicurazioni, casse e fondi pensione sull’asset class del venture capital, innovativa e ad alto potenziale, che oggi cuba meno dello 0,1% del PIL contro lo 0,5% della media di altri Paesi europei”, ha commentato l’amministratore delegato e direttore generale di Cdp Venture Capital Agostino Scornajenchi. “Se solo l’1% delle masse gestite da questi enti fosse investito in economia reale, arriverebbero almeno 3/4 miliardi di risorse nella nuova imprenditoria italiana che oggi è già impegnata a sviluppare servizi, prodotti e soluzioni innovative nei settori strategici come intelligenza artificiale, aerospazio, transizione ecologica, salute, manifattura, mobilità e infrastrutture che ci renderanno competitivi nei mercati globali”.
“Queste risorse”,
ha continuato Scornajenchi, “possono fare da catalizzatore per altri investitori internazionali e generare un circolo virtuoso, stimolando l’innovazione, migliorando e rinnovando il tessuto imprenditoriale de Paese, stimolando i giovani imprenditori ad affacciarsi al mercato e generando occupazione qualificata. Restiamo saldamente con i piedi per terra, ma questo è un importante punto di partenza: siamo fiduciosi che si possa migliorare.
“Le parole del Governatore”,
ha concluso, “sono molto importanti per noi e per tutti gli operatori del VC italiano. Nostro dovere agire in modo professionale, proattivo ed efficiente per costruire una infrastruttura indispensabile ed insostituibile per l’economia del Paese, avendo sempre come faro la creazione di valore di lungo periodo per i nostri investitori. Vale per tutti gli operatori del vc ma in particolare vale per noi di CDP Venture Capital che vediamo fra i nostri stakeholders le più importanti istituzioni nazionali”.

Pnrr, da piena attuazione degli investimenti e delle riforme effetti duraturi sulla crescita

Utilizzare al meglio i fondi del Pnrr in tempi contenuti è arduo per le amministrazioni. Ma è cruciale per risollevare la crescita potenziale dell’economia“, ha aggiunto Panetta.

Il Pnrr – ha spiega ancora il Governatore- impegna l’Italia ad attuare riforme e fornisce cospicue risorse per l’ammodernamento del sistema produttivo e della PA“.
Un tema questo che ha trovato ampio riscontro anche nell’evento di ieri a Roma dal titolo Lo stato di attuazione del PNRR, il quadro aggiornato delle risorse, ricadute per aziende e territorio, promosso da ANFoV, con il patrocinio di ANCI, Uncem e del progetto European Digital Innovation Hub (EDIH4DT) e con il contributo di CSI, Eagle Projects, Iren Smart Solutions, Retelit e Tecno Lab Energy, di cui Key4biz è stato media partner.

Secondo nostre elaborazioni, 16 miliardi per la digitalizzazione, 19 per la ricerca e l’innovazione, 33 per le infrastrutture di trasporto e 17 per gli investimenti delle imprese“, ha proseguito Panetta nelle Considerazioni finali di oggi, “la piena attuazione degli investimenti e delle riforme previste dal Pnrr, oltre a innalzare il prodotto di oltre di 2 punti percentuali nel breve termine, avrebbe effetti duraturi sulla crescita dovuti a incrementi di produttività stimabili tra 3 e 6 punti percentuali in un decennio“.

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