A causa del PandoroGate Chiara Ferragni non ha avuto un drastico calo dei follower, come, invece, si è ipotizzato. C’è stato sì uno stop alle collaborazioni con i brand, che rappresenta il motore principale del suo business. Uno stop alle partnership che si sta registrando anche con gli altri influencer/creator.
Ma per quanto riguarda i follower il calo è pari solo a 700mila su Instagram. Si è passati da 29 milioni e 700mila follower a 29 milioni. I dati sono contenuti nel report realizzato da 40Degrees e illustrato da Matteo Pogliani, nel corso dell’evento “Customer Centrificy” di Unione Nazionale Consumatori, che si è svolto a Roma presso Binario F di Meta.
La reputation è realmente, ancora, un elemento che ha ripercussioni ‘pratiche’ per brand e figure esposte come creator e influencer?
La risposta è assolutamente sì, spiega Matteo Pogliani, ma è più complessa di quello che si possa immaginare. Il PandoroGate è innegabile come questo abbia avuto impatto negativo non solo su Chiara Ferragni, ma anche sulla categoria dei creator a livello di buzz e sentiment… ma è altrettanto vero che i risvolti ‘pratici’ sono meno evidenti di ciò che si possa immaginare.
In dettaglio i tre risultati chiavi del report
- Chiara Ferragni ha perso una quantità estremamente limitata di audience così come non ne hanno risentito troppo le diverse performance. Un problema, il Pandorogate, più netto (e sentito) quindi per i brand (stop alle collaborazioni) che per gli utenti
- Le performance di influencer e creator sono rimaste per lo più stabili anche post crisi. Si registra un leggero calo dei profili sopra il milione di follower e per lo più su Instagram.
- Le collaborazioni brand/influencer e le attività di influencer marketing nel periodo dell’esplosione del Pandorogate (dicembre) sono per lo più stabili rispetto all’anno precedente.
Per approfondire: Antitrust sanziona con oltre 1 milione le società di Chiara Ferragni per pratica commerciale scorretta con il pandoro ‘griffato’: “Nessuna beneficenza”