L’annuncio è stato dato nel pomeriggio di oggi dal presidente della Commissione selezionatrice, Stefano Baia Curioni, e dal Ministro per i Beni e le Attività culturali, Dario Franceschini, durante una cerimonia nella sala Spadolini del Collegio Romano presso la sede del Ministero.
Le altre città in corsa erano: Alghero, Aquileia, Comacchio, Ercolano, Montebelluna, Recanati, Settimo torinese, Trento, Unione dei comuni elimo-ericini (Buseto Palizzolo, Custonaci, Erice, Paceco, San Vito Lo Capo e Valderice).
“Abbiamo vinto tutti – ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, rivolgendosi ai colleghi delle nove città sconfitte – perchè ognuno di noi è stato capace, per il proprio impegno, a narrare le bellezze dei nostri territori”.
“Questo è un messaggio anche per i livelli istituzionali regionali e nazionali, dobbiamo attrezzarci per narrare le bellezze delle nostre regioni“.
“La cifra più importante di questo riconoscimento è l’accoglienza – ha infine precisato il sindaco – in un periodo in cui emerge il fastidio dell’altro“.
Il capoluogo siciliano aveva già ottenuto il riconoscimento di Capitale dei giovani 2017. Ora, grazie al prestigioso titolo, Palermo porterà a casa 1 milione di euro e la possibilità di svincolare gli investimenti necessari per il progetto “Capitale della cultura 2018” dal patto di stabilità.
Sempre nel 2018, qui si terrà “Manifesta 12”, biennale d’arte contemporanea di respiro mondiale.
Qualche giorno fa, inoltre, c’è stata la firma dell’accordo sul “PON Metro Palermo”, con il ministro della Coesione territoriale, Claudio De Vincenti, e l’assessore all’Innovazione, Gianfranco Rizzo, per 90 milioni di euro da investire in progetti per la mobilità sostenibile, in infrastrutture portuali, in nuove zone a traffico limitato, per la smart mobility e il traffico intelligente, per le abitazioni, per l’inclusione sociale, la rigenerazione urbana e culturale dei quartieri.