La trasformazione digitale dei sistemi di pagamento sta determinando un notevole incremento nel numero e nel volume delle transazioni commerciali a livello globale senza contanti.
Secondo il “World Payments Report 2020” pubblicato da Capgemini, il volume dei pagamenti e delle operazioni commerciali “cashless” mondiali potrebbe raggiungere il valore di 708,5 miliardi di dollari entro il 2023, il tasso di crescita più alto registrato negli ultimi 10 anni.
Boom di pagamenti digitali, soprattutto in Asia
La regione Asia-Pacifico ha superato nel 2019 sia l’Europa, sia il Nord America, con un volume di transazioni commerciali pari a 243,6 miliardi, grazie al successo dell’ecommerce, dei digital wallet, dei sistemi mobile payment tramite smartphone e codici QR, con un +31% soprattutto in India e Cina.
La quarantena imposta dalla pandemia di Covid-19 ha poi spinto sempre nuovi utenti di rete e consumatori a provare i diversi sistemi di pagamento elettronici e online, determinando una crescente domanda di nuove applicazioni ai fornitori di servizi epayment.
Il 30% dei consumatori online ha utilizzato sistemi di pagamento offerti in rete dalle grandi aziende tecnologiche come Google, Amazon, Facebook, Apple, Alibaba, mentre un 50% ha utilizzato sistemi di pagamento digitali offerti da istituti bancari come NuBank, Chime e Monzo, definite challenger banks, cioè banche di nuova creazione che offrono servizi in settori poco battuti dalle banche tradizionali.
Il 48% degli intervistati ha riferito di aver fatto uso di digital wallet e QR code. Gli utilizzatori di queste soluzioni potrebbero passare dagli attuali 2,3 miliardi agli oltre 4 miliardi di fine 2024, praticamente il 50% della popolazione mondiale.
Vulnerabilità e rischi del cashless
I principali rischi a cui le aziende del settore sono esposte possono essere circoscritti alla cybersecurity (42%), ai cambiamenti del quadro regolatorio 837%) e alla continuità operativa (30%).
Pur consapevoli che i pagamenti elettronici sono l’unica soluzione in questo momento di emergenza sanitaria e di sempre possibili misure di lockdown, l’87% dei dirigenti considera le aziende del settore più esposte agli attacchi informatici rispetto a prima, in primo luogo per causa della pandemia di Covid-19 che sta favorendo il moltiplicarsi dei cyber attacchi.
Per approfondimenti, scarica il “World Payments Report 2020”