2015 – Italia – Usa
Protagonista del nuovo lavoro di Gabriele Muccino è uno scrittore, il suo nome è Jake Davis e ha vinto il tanto ambito Premio Pulitzer. Jake deve fare i conti con un’ispirazione altalenante, con un’ansia crescente per la scrittura e con i fantasmi del passato. La moglie è morta in un incidente stradale e lui è rimasto solo a crescere la figlioletta Katie. Quando a causa di una malattia invalidante e un disturbo a livello psichico, non è più in grado di occuparsi di Katie, Jake è costretto ad affidarla alla zia materna, una donna fredda e tagliente, che lo “condanna” come responsabile della morte della sorella. La bambina cresce e diventa una donna, sempre legata alla figura mitizzata del padre. Gli anni passano, ma Katie non raggiungere una vera maturità emotiva e vive con la costante paura di amare. Solo un uomo sarà capace di curare le ferite tanto profonde della sua infanzia.
Padri e figlie è il quarto film che il regista Gabriele Muccino realizza negli Stati Uniti. A tutti gli effetti un regista di hollywoodiano, tra grandi produzioni e attori di successo come Russell Crowe, Amanda Seyfried, Diane Kruger e Jane Fonda. L’ingresso nella preziosa e invidiata produzione statunitense è avvenuta dopo l’enorme riconoscimento, di pubblico e critica, avuto con La ricerca della felicità – 2006, con protagonista Will Smith. ‘Dopo La ricerca della felicità, avrei potuto fare tutto a Hollywood, ma ho rifiutato molte proposte’, ha commentato Muccino. ‘Il mio essere regista è pilotato solo dall’urgenza di raccontare qualcosa di personale. Non so fare film come Twilight, non credo nei vampiri, cosa potrei raccontare io? Ho fatto una scelta, magari discutibile, perché non vivrò di rendita tutta la vita. Faccio film d’arte, come li chiamano gli studios, difficili da mettere insieme, ma che quando mi capitano sono per me come il miele per l’orso’.
Russell Crowe da gladiatore a padre innamorato di sua figlia. È qui un uomo malato e spaventato dal forzato allontanamento dalla sua Katie, ma che affronta il proprio dramma personale con contegno e dignità. Un’interpretazione che difficilmente sarà dimenticata. L’attore, arrivato in corsa sul set dopo aver terminato il film e il tour promozionale di (Noah 2014, regia di Darren Aronofsky), è entrato nel personaggio senza tanti problemi e, soprattutto, andando oltre la sua fisicità da combattente. Russell Crowe, in passato giornalista, è padre e ha saputo cogliere tutte le sfumature di scrittura legate al personaggio di Jake.
Nei panni di Katie da “grande”, una “figlia” già nota al cinema: Amanda Seyfried, la tenera e innocente Sophie Sheridan in Mamma Mia! (2008, regia di Catherine Johnson con Meryl Streep). Questo ruolo è stato molto ambito, tante attrici lo volevano, ma a conquistare Muccino è stata la naturale e apparente fanciullezza della Seyfried. Quello di Katie “è un ruolo scivoloso”, ha dichiarato il regista. “Avevo timore che il pubblico non avesse simpatia per una giovane che va a letto con molti uomini. La sfida era farne comprendere le ragioni e partecipare al suo travaglio nell’autodistruggersi e distruggere il rapporto che potrebbe salvarla”.
Padri e figlie esplora il tema della famiglia, della paternità, del calore e dell’amore. Argomenti cari a Muccino anche in Quello che so sull’amore (2012). Quest’ultimo lavoro, però, mostra un regista maturo e consapevole, che senza false modestie riconosce un suo stile e lo porta avanti. “Questo è stato un film complicato. È un’unica storia con diverse sotto-trame che si intrecciano e arricchiscono il film. È stratificato. È il più compiuto dei miei film”.
In una Hollywood dove il rischio maggiore non è tanto il fallimento quanto essere etichettati e in un periodo storico-cinematografico in cui gli studios fanno film per vendere giocattoli, come i supereroi Marvel, Star Wars, Hunger Games, Muccino è riuscito a trovare un suo collocamento, fondato su stima reciproca con grandi mastri e divi del cinema americano.
Regia: Gabriele Muccino
Attori: Russell Crowe (Jake Davis), Amanda Seyfried (Katie Davis), Aaron Paul (Cameron), Diane Kruger (Elisabeth), Quvenzhané Wallis (Lucy), Bruce Greenwood (William), Janet McTeer (Psicanalista), Kylie Rogers (Katie bambina), Jane Fonda (Theodora), Octavia Spencer (Dott.ssa Corman)
Sceneggiatura: Brad Desch
Fotografia: Shane Hurlbut
Musiche: Paolo Buonvino
Montaggio: Alexandro Rodriguez
Scenografia: Daniel B. Clancy
Costumi: Isis Mussenden
Durata: 116’
Genere: Drammatico
Data di uscita in sala: 1 ottobre 2015