Tornelli 4.0 per i dipendenti della pubblica amministrazione. Oltre al badge, identificazione con le impronte digitali. La misura anti-furbetti del cartellino è contenuta nel disegno di legge ‘Concretezza’ delle azioni della pubblica amministrazione e la prevenzione dell’assenteismo approvato ieri dal Consiglio dei ministri, in via preliminare.
Una innovazione, ha assicurato la ministra Giulia Bongiorno nella conferenza stampa, che “non è punitiva, ma tutela i dipendenti che lavorano, quelli che non sono fannulloni, ossia la maggioranza”.
La novità è prevista nell’articolo 2 del Ddl: l’introduzione di “misure per contrastare l’assenteismo dei dipendenti pubblici, attraverso l’utilizzo generalizzato di sistemi di identificazione biometrica e di videosorveglianza per rilevare presenze e il rispetto dell’orario di lavoro”.
“Nel caso di specie ci siamo orientati tramite l’impronta digitale”, ha precisato Bongiorno.
Nella scuola, la misura sarà regolata da un decreto del Miur in accordo con il ministero della Pa e il Garante della Privacy, a cui sarà trasmesso il testo del disegno di legge per il previsto parere prima di approdare in Parlamento.
Una misura a prova di privacy?
Bongiorno già in Parlamento, il 19 luglio scorso, fatto presente che “sono compatibili con la legge sulla Privacy”, perché, come il caso dell’ospedale in provincia di Salerno, scovato da Key4biz, il Garante Privacy ha dato il suo ok, anche se vincolato a una serie di condizioni.
- Ecco il primo ospedale statale che utilizza, da due anni, con successo le impronte digitali anti-furbetti: è l’Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona. Noi abbiamo intervistato il DG Giuseppe Longo: “Le impronte digitali anti-furbetti, nel nostro ospedale funzionano”.
Il Ddl per semplificare la Pa, in un’epoca di trasformazione digitale
“Il provvedimento nasce con l’esigenza di dare una effettiva semplificazione alla Pa in un’epoca di trasformazione digitale. Da anni se ne parla, ma restano sempre sulla carta”, ha detto Bongiorno, secondo cui l’obiettivo “è quello di lavorare sulle procedure concrete per rendere più efficiente la pubblica amministrazione”. Dunque, per la ministra il provvedimento “Concretezza” è propedeutico alla trasformazione digitale: prima si semplificano le procedure, poi si può digitalizzare la Pa.
“Basta con le liste di attesa di mesi per fare la nuova carta d’identità digitale, o alle amministrazioni che non utilizzano alcune innovazioni come l’autocertificazione”, ha aggiunto la numero uno della Funzione Pubblica. Per cercare di fare da “tutor” alle amministrazioni pubbliche arriverà il ‘Nucleo della concretezza’ che, in collaborazione con l’Ispettorato della funzione pubblica, farà sopralluoghi, affiancherà le amministrazioni e proporrà eventuali misure correttive con l’indicazione dei tempi di realizzazione, delle quali risponderanno di dirigenti della P.a. Prevista anche la pubblicazione delle Pa che resteranno inadempienti dopo l’intervento del ‘Nucleo della concretezza’.
A questo si affiancherà anche un “piano triennale” delle azioni concrete da mettere in campo per l’efficienza della macchina pubblica, nel quale sarà coinvolto anche il ministero dell’Interno.
Al via assunzioni nella Pa per il triennio 2019-2021
La titolare del dicastero della Funzione Pubblica ha annunciato il via libera “alla scia delle assunzioni nella Pa” per un “numero pari all’80% di quelle previste e poi verranno fatte verifiche puntuali. Questo consentirà di avere nell’immediatezza un ricambio generazionale ma saranno assunzioni mirate”. Le assunzioni, da completare nel corso del triennio 2019-2021, si legge nel provvedimento messo a punto dal governo, privilegeranno, in via prioritaria, figure professionali con elevate competenze in materia di digitalizzazione, di razionalizzazione e semplificazione dei processi amministrativi, di qualità dei servizi pubblici, di gestione dei fondi strutturali (e della capacità di investimento, di contrattualistica pubblica e di controllo di gestione e attività ispettiva.
Il governo, tra l’altro, garantisce velocità di azione. Le assunzioni, infatti, saranno realizzate “mediante scorrimento delle graduatorie, ovvero tramite apposite procedure concorsuali indette in deroga alla normativa vigente in materia di mobilità del personale e senza la necessità della preventiva autorizzazione, da svolgersi secondo procedure semplificate e più celeri”.