L’adesione del nostro Paese all’“Open Government Partnership” (OGP), piattaforma internazionale per la realizzazione e la promozione di una Pubblica Amministrazione digitale, efficiente, trasparente e in grado di proporre politiche open data per lo sviluppo della cittadinanza digitale, ha impegnato il Governo nella stesura di un nuovo piano nazionale di trasformazione delle amministrazioni territoriali.
Il 2° Piano d’azione nazionale OGP (2014 – 2016), pubblicato a dicembre scorso e disponibile sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica, è stato il frutto di un’intensa consultazione pubblica sulle sue linee guida, che sarà con ogni probabilità riproposta in vista del suo aggiornamento nel 2016.
Le grandi sfide e i principi fondamentali dell’OGP sono anche alla base delle politiche e delle strategie governative definite nell’Agenda digitale italiana, con lo scopo di avviare e definire una politica di promozione di crescita e sviluppo dell’economia e dell’istruzione, su base nazionale e locale, incentrata sull’adozione estensiva di processi e strumenti digitali.
Un percorso che inevitabilmente vedrà aumentare l’attenzione alle soluzioni smart city per la governance innovativa del territorio e in particolare per le città metropolitane che da quest’anno saranno i nuovi soggetti politici ed economici della scena nazionale.
Tra i principi ispiratori del Piano: una cittadinanza basata sull’attribuzione di un’identità e di un domicilio digitali, l’accesso online ai servizi pubblici, un’ampia disponibilità e interoperabilità delle basi di dati delle PA, la trasformazione digitale dell’istruzione, della sanità e della giustizia.
Come si legge nel capitolo intitolato “Azione 6 – Cittadinanza digitale”, visto che la vita delle persone, dei cittadini tutti, si svolge ormai prevalentemente online e sempre più sarà caratterizzata dall’adozione di tecnologie innovative, “la persistenza di modalità analogiche tradizionali nelle interazioni di tipo amministrative” è da considerarsi come fattore che “ostacola lo sviluppo economico, comporta costi sempre meno sostenibile per lo Stato e appare ai cittadini in netto contrasto con l’evoluzione della società nel suo complesso”.
La PA è stata sempre un elemento di stimolo per il cambiamento e la crescita, non può certo essere percepita come un ostacolo. Il rischio, però, che si sta correndo in questi ultimi 20-30 anni è proprio questo. Ecco perché, oltre agli obiettivi di efficacia, efficienza ed economicità, si vuole perseguire una maggiore trasparenza e in generale promuovere una cittadinanza digitale vera, collaborativa e partecipata che migliori la vita delle persone a partire dalla vivibilità delle proprie città.
In tal senso, un forte impulso arriverà dal laboratorio nazionale “Government as a Service”, che sperimenterà servizi cloud computing di nuova concezione, sostenibili ed a basso costo, da integrare nel sistema di funzionamento della PA italiana, per ridurre i costi, migliorare le performance e promuovere le competenze digitali.
Obiettivi generali del Piano Nazionale OGP sono:
- per i cittadini: accesso facilitato ai servizi digitali e online con il fine di migliorare la qualità della vita delle persone;
- per le aziende: semplificare i pagamenti e favorire quelli elettronici, trasparenza, accesso ai servizi online e semplificazione dei rapporti con la PA;
- per la Pubblica Amministrazione locale: processi più semplici, open data, promuovere le tecnologie ICT e digitali.