L’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) rappresenta uno dei passi fondamentali del progetto promosso dall’Agenzia per l’Italia Digitale, per creazione di un’anagrafe centralizzata e custodita nella banca dati del Ministero dell’Interno.
Oggi è stato annunciato il passaggio del Comune di Parma all’ANPR che, con quasi 200.000 abitanti, secondo i dati Sogei, è il più grande comune in Italia a subentrare nell’anagrafe, in modalità sincrona grazie al supporto e alle tecnologie Dedagroup.
“L’ANPR è un importante progetto di innovazione che, attraverso l’integrazione dei sistemi informativi pubblici e la semplificazione dei processi amministrativi, è finalizzato a favorire il processo di digitalizzazione della PA e il miglioramento dei servizi a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, riducendone nel contempo i costi”, ha dichiarato il Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti.
“Siamo orgogliosi di avere supportato Parma nel subentro ad ANPR, attraverso quella connessione sincrona tra centro e periferia che realizza concretamente il disegno di data driven administration voluto dal legislatore”, ha affermato invece Fabio Meloni, CEO Dedagroup Public Services.
“Civilia Next si conferma come la soluzione in grado di accompagnare gli Enti, grandi e piccoli, verso il cambiamento, mettendo a disposizione esperienza e strumenti concreti con cui digitalizzare sistemi e processi, riqualificare la spesa, far evolvere le competenze delle persone, innovare il modo di lavorare e offrire servizi avanzati”.
Grazie alla migrazione, Parma potrà dialogare in maniera sincrona con ANPR, grazie alla piattaforma “Civilia Next” di Dedagroup, così da poter ottenere in tempo reale dati univoci e consistenti.
Obiettivo è ridisegnare i processi attraverso cui l’amministrazione pubblica si relaziona con i cittadini partendo da un patrimonio informativo condiviso, di qualità e sempre aggiornato. Nel concreto, il personale amministrativo potrà operare generando variazioni di residenza, iscrizioni, emettendo carte di identità o certificazioni, attingendo ad un’unica banca dati su base nazionale, ovvero ad un patrimonio di informazioni in rete con i diversi enti.