Da qualche tempo Regione Emilia Romagna e Regione Piemonte stanno collaborando ad un progetto comune di sviluppo di servizi e soluzioni per la Pubblica Amministrazione (PA) digitale a partire dai big data.
L’obiettivo è capitalizzare e sfruttare l’enorme patrimonio pubblico di dati open source su cui procedere con piani di analisi, interpretazione e raccolta delle informazioni utili al miglioramento dei servizi preesistenti e alla nascita di nuovi.
Il percorso di sperimentazione di soluzioni big data per la PA digitale delle due regioni è affidato a Lepida, società in house dell’Emilia Romagna, e CSI Piemonte, con il supporto di Assinter, l’associazione che mette in rete e valorizza il lavoro svolto dalle società in house pubbliche.
La società in house piemontese, ad esempio, ha sviluppato in collaborazione con la Regione la piattaforma per gli open data regionali “Yucca”: una soluzione al 100% open source, perfettamente “GDPR compliant”, offerta in soluzioni cloud as a service anche da soggetti esterni.
Lepida, invece, ha lanciato l’anno scorso il servizio “EmiliaRomagnaWiFi” per la promozione dei servizi in banda ultralarga al cittadino e le imprese, con l’obiettivo di attivare più di 4.000 punti di accesso libero e gratuito sul territorio (e già siamo a 3.000) interconnessi con la fibra ottica della Rete Lepida.
La piattaforma Yucca, di cui si è parlato a Bologna in occasione dei “Marconi Days 2018” della scorsa settimana, è gestita in ottica PaaS (Platform As A Service) e opera mettendo assieme dati che provengono da sistemi per l’Internet of Things e per l’Internet of People, ma anche da altre piattaforme open data, fornendo strumenti, standard e framework di riferimento per tutti gli utenti e permettendo di condividere i dati secondo criteri selettivi o secondo logiche open.
Yucca, si legge in una nota CSI Piemonte, è accessibile attraverso il portale Smart Data Net, “un “ecosistema” digitale che permette di condividere e aggregare informazioni prodotte da differenti fonti, per creare nuove applicazioni e favorire la crescita di un’economia basata sui dati”.
I flussi di dati provengono sia dal mondo delle cose (telecamere, sensori di traffico, centraline meteo), sia dal mondo delle persone (Internet of people: tweet, segnalazioni via smartphone) e sono arricchiti grazie al patrimonio informativo reso pubblico dalla PA.
Tramite questa sperimentazione condivisa, si legge in una nota Lepida, “puntiamo ad analizzare, interpretare e disegnare i flussi assolutamente anonimi degli utenti WiFi su tutto il territorio emiliano-romagnolo, in modo da progettare le politiche di mobilità urbana, la gestione degli eventi, della sicurezza, del turismo, in ottica smart city”.
Nell’ambito della collaborazione, per la PA locale “altro importante risultato atteso è selezionare, attraverso le potenzialità della piattaforma Yucca e attraverso algoritmi scelti ad hoc, nuovi e funzionali modelli big data di interesse pubblico dai quali progettare nuovi servizi di utilità pubblica”.