La Pubblica Amministrazione italiana continua nella sua strada verso la digitalizzazione, l’apertura ai cittadini e le imprese, il miglioramento della qualità dei servizi. La centralizzazione della soluzione DocER, così come è previsto dall’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna (AdER), è stata portata a termine e sono in corso le attività di definizione delle prime attivazioni per gli enti interessati.
È Lapida ha darne notizia, la società in house della Regione Emilia Romagna, che tramite DocER aumenta il numero di servizi della Community Network regionale sul cloud.
L’obiettivo della centralizzazione, si legge in una nota, è quello di agevolare la diffusione del processo di digitalizzazione della PA locale, appunto grazie all’utilizzo di DocER: “sgravando gli Enti dalla gestione sistemistica e da una parte significativa di analisi e diagnosi di eventuali anomalie e malfunzionamenti
delle diverse integrazioni di DocER con gli applicativi di mercato utilizzati all’interno del dominio dell’ente”.
In linea di massima, si tratta di una soluzione tecnologica per la digitalizzazione dei processi e della gestione documentale, rivolta alle amministrazioni pubbliche sul territorio dell’Emilia Romagna.
Come funziona DocER?
Funge da collante tra i vari servizi documentali (protocollo informatico, conservazione sostitutiva, timbro digitale, verifica dei formati, verifica delle firme etc.) e rende disponibili questi servizi alle applicazioni verticali (applicativi per il SUAP, gestione del personale, tributi, edilizia demografici etc.).
A che serve?
Permette di costruire l’archivio unico documentale, che implementa quello corrente e garantisce la conformità alle disposizioni prevista dal Testo Unico sulla Documentazione Amministrativa e dal Codice dell’Amministrazione Digitale. Consente anche l’invio per la corretta conservazione al ParER (Polo Archivistico Regionale), valida per tutti i documenti riservati dalle diverse applicazioni presenti nell’Ente, e facilita l’integrazione tra le filiere verticali di produzione documentale e i servizi documentali a catalogo, garantendo maggiore efficienza nei processi operativi concreti.
La nuova architettura cloud, spiegano da Lepida, è stata progettata nell’ottica di gestire un elevato carico di utilizzo ed eventuali picchi, di garantire un’alta affidabilità per la continuità del servizio e di garantire l’interoperabilità con i prodotti software di mercato attraverso un sistema dedicato per la gestione delle componenti di interfacciamento (provider).
Grazie anche ad una maggiore disponibilità della connettività a banda ultralarga della Rete Lepida, dei DataCenter regionali Lepida e di un’avanzata evoluzione architetturale, i servizi DocER su cloud rappresentano un tassello fondamentale per la creazione dell’archivio digitale corrente degli enti territoriali.