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PA Digitale, Comuni alla sfida del Pnrr. Assemblea Anci primo confronto con il nuovo Governo

L’impatto economico del Pnrr sui comuni italiani per la trasformazione digitale della PA è impressionante. Misure importanti che riguardano il restyling dei siti, le piattaforme nazionali (App Io, Spid, Anpr, PagoPA), Interoperabilità, Cloud. I primi avvisi sono partiti ad aprile. Sono misure da più di 2 miliardi di euro che vanno ai comuni che mai nella loro storia avevano ricevuto tanti finanziamenti dal 2000 in poi alla PA locale.

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Tanti soldi da spendere in poco tempo

Fondi da spendere nel giro dei prossimi 4 anni, con una politica industriale molto sfidante. Una politica di investimento tutta da creare, o comunque da accompagnare, soprattutto in tutti quei piccoli comuni che non danno propriamente del tu al digitale e alle nuove tecnologie.

Il quadro è molto eterogeneo. Si va dal comune più grande e strutturato in quanto smart a quello più indietro. E’ questa la realtà dell’Anci, che rappresenta tutti i comuni, da quelli di 50 abitanti a metropoli come Roma e Milano.

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Assemblea annuale dell’Anci

Ed è soprattutto di Pnrr che si parlerà all’assemblea annuale dell’Anci, che si terrà la prossima settimana a Bergamo, Da martedì 22 a giovedì 24 novembre, prima occasione ufficiale di confronto fra l’associazione, presieduta da Antonio Decaro, presidente dell’Anci e sindaco di Bari dal 2014, e diversi ministri del governo di Giorgia Meloni. Sarà anche l’occasione del primo incontro fra i vertici dell’Anci e il Sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti, che in prima persona detiene le deleghe governative alla digitalizzazione della PA. L’assemblea sarà aperta martedì dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e nella due giorni saranno presenti fra gli altri i ministri Urso (Mimit), Pichetto Fratin (Mite), Zangrillo (Funzione Pubblica), Valditara (Istruzione).

Ma quali sono i temi sul tavolo?

C’è un tema di carenza di personale e di digital skill nei comuni, che già sono scarse in termini numerici. E pochissimi sono coloro che all’interno dei comuni hanno le competenze necessarie sul fronte digitale, dell’Ict o di project management. Una carenza che rischia di farsi sentire ancor di più ora, in presenza di ingenti fondi del Pnrr.  E’ quindi prioritario un lavoro di potenziamento delle strutture.

Altrimenti, tutto il Pnrr rischia di trasformarsi in un grande favore che si fa ai fornitori privati, che stanno incamerando grandi commesse, per quanto l’innovazione, l’efficientamento dei servizi e la transizione digitale dei comuni è tutta da verificare.

Cresce la curiosità del sistema dei comuni su come si vorrà muovere il governo in questa delicata partita del digitale. Come cambierà la gestione del Pnrr? L’impianto resterà in linea con quello del passato? L’interlocuzione tecnica su diversi tavoli tecnici e tavoli d lavoro fra Anci e Dipartimento della Trasformazione digitale era stata avviata in passato e c’è curiosità da parte dei comuni di capire come procederanno le cose.

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