Intervista

‘PA digitale, competenze e risparmi ICT sottovalutati’. Intervista a Paolo Coppola (Pd)

a cura di Paolo Anastasio |

Paolo Coppola, Presidente della Commissione d’inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione delle pubbliche amministrazioni: ‘A breve la commissione si riunirà per analizzare quanto emerso nella prima fase e deciderà quali filoni d'indagine seguire’.

Prosegue il ciclo di audizioni della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla spesa informatica nella PA presieduta dall’onorevole Paolo Coppola (Pd). La Commissione è partita a novembre per fare luce sulle ragioni del ritardo nel processo di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni centrali e locali con particolare attenzione al capitolo degli investimenti. Ieri è stato sentito il presidente dell’Agid Antonio Samaritani, che in audizione ha lamentato la carenza di personale (Agid dispone di 93 risorse, ma ne servirebbero almeno 250). Dell’attività e degli obiettivi della Commissione abbiamo parlato con l’onorevole Paolo Coppola, secondo cui “Per la trasformazione (digitale) risulta evidente l’importanza dello switch off, una leva da utilizzare maggiormente. Ci vuole più coraggio a livello normativo affinché, in alcuni settori, si eviti la coesistenza con le vecchie procedure”.

 

Key4biz.  Da quando è operativa la commissione e qual è l’obiettivo?

Paolo Coppola. La commissione si è insediata il 3 novembre 2016. La finalità è quella di analizzare la spesa e gli investimenti effettuati dalla PA in materia di Ict, oltre a valutare l’effettivo stato di digitalizzazione degli Enti. L’impressione è che i risultati non siano all’altezza della spesa e compito della commissione è anche valutare se questo sia o meno vero.

Key4biz. La Commissione d’inchiesta ha iniziato un ciclo di audizioni. Chi avete sentito? Cosa è emerso?

Paolo Coppola. Inizialmente Consip, poi le società di consulenza che generalmente aiutano gli enti nei processi di digitalizzazione: KPMG, PWC, EY, Deloitte. Attualmente stiamo ricostruendo la “storia” di AgID, ascoltando i vertici, dagli anni ’90 a oggi, da Aipa a Cnipa fino a DigitPA. In generale, sono emerse problematiche relative alle competenze in materia digitale da parte dei responsabili Ict nella PA, oltre a una sottovalutazione dell’importanza dei risparmi e dei benefici provocati dall’applicazione delle tecnologie digitali.

Key4biz. C’è già un calendario delle audizioni? Chi volete sentire e perché?

 

Paolo Coppola. Stiamo concludendo la “storia” di AgID. A breve la commissione si riunirà per analizzare quanto emerso nella prima fase e deciderà quali filoni d’indagine seguire. Sicuramente passeremo ad alcuni ministeri, ma il calendario è in costante aggiornamento.

Key4biz. Quando presenterete un report conclusivo?

Paolo Coppola. La commissione ha durata annuale quindi, salvo interruzioni anticipate legate ad un’eventuale fine della legislatura, lo presenteremo a novembre 2017.

Key4biz.  Come procede il piano Crescita Digitale?

Paolo Coppola. Al momento non abbiamo dati precisi e complessivi su Crescita Digitale. Sicuramente la mancanza di “cruscotti” per il controllo, anche da parte dei cittadini, dell’andamento dei progetti principali di digitalizzazione è un problema emerso durante le audizioni. Quello proposto da Agid che si trova all’indirizzo http://www.agid.gov.it/monitoraggio è sicuramente un grande passo avanti rispetto al passato, ma non ancora sufficiente.

Key4biz. L’anagrafe unica secondo i dati dell’Agid è ancora ferma? Perché?

Paolo Coppola.  Questo è, probabilmente, uno degli aspetti che approfondiremo.

Key4biz. Lo SPID sta prendendo piede con più di un milione di credenziali distribuite soprattutto grazie a Bonus Cultura e Bonus Docenti. Ci sono altre iniziative del genere in cantiere per promuovere la diffusione di SPID?

Paolo Coppola.  Non che io sappia, ma c’è il progetto complessivo del piano strategico dell’Ict della PA che vede SPID come infrastruttura immateriale comune a tutti i servizi online della PA, oltre al fatto che la normativa prevede che le PPAA debbano adeguare i loro sistemi di autenticazione ai servizi online. Infine esistono alcuni fornitori di servizi privati che stanno valutando l’opportunità di usare SPID.

 

Key4biz. I dati dei cittadini raccolti per SPID sono al sicuro?

 

Paolo Coppola.  Il Garante per la protezione dei dati ha validato tutta la normativa tecnica, quindi non ho motivo di credere il contrario.

Key4biz.  Novità sul rilascio del terzo livello di sicurezza di SPID molto atteso dalle aziende?

 

Paolo Coppola.  Non è tema di cui la commissione si è occupata.

 

 

Key4biz.  Nuovo CAD, il Governo sta lavorando ad un decreto correttivo? Cosa prevede il decreto?

 

Paolo Coppola.  È una domanda da rivolgere al Governo.

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