Si tratta del 15° bando di questo tipo, nell’ambito del Programma di razionalizzazione degli acquisti pubblici, per un valore complessivo di 1,6 miliardi di euro.
La cifra calcolata, si legge in una nota della società per azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze, è pari “al 50% della domanda complessiva annua stimata di energia elettrica da parte della PA”.
La gara ha visto la partecipazione di 7 concorrenti, per un totale di 46 offerti.
Tra questi sono presenti sia i maggiori player del mercato (Enel Energia, Edison Energia) sia le società di vendita delle principali società municipalizzate (Iren Mercato, Dolomiti Energia, Hera Comm, A2A Energia). Per la prima volta si sono aggiudicati lotti anche i concorrenti A2A Energia S.p.A. ed Energetic S.p.A. (già fornitore della convenzione Consip gas naturale).
I ribassi ottenuti rispetto ai prezzi base d’asta oscillano fra il 6 e l’8% per i diversi lotti, mentre rispetto al prezzo medio del servizio di salvaguardia variano fra l’11 e il 35%.
Nella gara in questione, inoltre, a seguito delle recenti indicazioni dell’Autorità nazionale anticorruzione, è stato introdotto un vincolo di aggiudicazione per limitare il numero di lotti assegnati al medesimo operatore economico e affidare la procedura ad una pluralità di soggetti.
La precedente selezione (“Gara Energia elettrica 14”) di fornitori di energia elettrica per la PA, del valore di poco più di 1 miliardo di euro e chiusasi con le pubblicazioni di gennaio 2017, è stata aggiudicata lo scorso anno da tre soggetti: Enel Energia, Gala e Iren Mercato.
L’anno scorso, l’Enea ha calcolato quanto pesa la bolletta energetica sulla competitività del sistema produttivo, anche per la Pubblica Amministrazione italiana (centrale, locale, istruzione e sanità). Secondo i dati SIOPE (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici), la spesa in energia elettrica della PA nel suo complesso è stata pari nel 2016 a 3,31 miliardi di euro.
Generalmente, la spesa in energia elettrica è stata la voce più grande: 35% PA centrale, 70% PA locale, 47% la scuola, 52% la sanità.
Solo gli edifici della PA sono oltre 13mila e consumano 4,3 TWh di energia l’anno, per una bolletta complessiva di circa 650 milioni di euro. Quelli più energivori sono circa il 20% del totale, con un consumo pari a 1,2 TWh e una spesa di 177 milioni di euro.
Lo studio ipotizzava che mettendo in piedi un Piano nazionale per l’efficienza energetica si potrebbe ridurre il consumo della PA nel suo insieme del 70% circa.