Si è svolto ieri a Roma l’evento “Il Piano Scuola Digitale incontra il Paese”, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur), con lo scopo di rilanciare le alleanze istituzionali, territoriali e con le imprese a sostegno dell’innovazione del sistema scolastico italiano.
Nel corso della manifestazione sono stati presentati alcuni dei primi dati emersi dalle rilevazioni in corso dell’Osservatorio Scuola Digitale: su un campione di 3.500 scuole, si trova che il 97% degli edifici scolastici è connesso ad internet per la didattica, “con un buon livello di connessione” nel 47% dei casi.
“Dobbiamo lavorare sulle connessioni, sull’accesso, ma anche accelerare sul tema delle competenze digitali delle ragazze e dei ragazzi e sulla formazione delle e degli insegnanti: si tratta di fornire alle nuove generazioni strumenti per incidere sul presente e sul domani in maniera consapevole e di sostenere le docenti e i docenti, attraverso l’aggiornamento delle loro conoscenze, nel loro ruolo di guida delle studentesse e degli studenti”, ha dichiarato la Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, intervenendo all’incontro.
“L’innovazione passa dalla conoscenza. E l’educazione non è un settore: è la condizione abilitante di un Paese. Una premessa indispensabile per tutte le altre politiche. E una scuola più innovativa influenza la domanda di innovazione, la spesa, gli investimenti. Stiamo spingendo la domanda di innovazione e la capacità di innovare del nostro Paese”.
Per quanto riguarda il cablaggio interno degli istituti, il 48% degli edifici è interamente cablato, il 75% dei laboratori è cablato e connesso e lo è anche il 56% delle aule. Guardando agli ambienti per la didattica digitale, il 54% delle aule risulta adeguato (come strumentazione) alla didattica digitale, il 50% delle scuole promuove l’utilizzo di strumenti digitali personali in classe (l’ormai vecchio BYOD, Bring Your Own Device), il 30% ha un regolamento sul BYOD.
Continuando con i risultati dell’Osservatorio, l’82% delle scuole utilizza strutturalmente il registro elettronico di classe, il 96% degli istituti usa strumenti digitali per parlare con le famiglie, mentre sul lato delle competenze digitali: il 74% delle scuole ha attivato percorsi di cittadinanza digitale, il 60% di pensiero computazionale o robotica, il 59% di creatività digitale (ad esempio scrittura e lettura creativa), il 16% di economia e imprenditorialità.
Oltre 1,6 milioni di ragazze e ragazzi, inoltre, hanno fatto pensiero computazionale a scuola grazie al progetto ‘Programma il Futuro’. Fra gli altri dati connessi al digitale a scuola, emerge che: sono 568.033 le utenze attivate per la Carta del docente, lo strumento che consente di utilizzare on line i 500 euro per l’aggiornamento professionale, oltre 35.000 esercenti registrati, oltre 200 i milioni spesi per l’acquisto di beni e servizi; sono 2,7 milioni le Carte dello studente (per l’accesso a sconti e agevolazioni) in circolazione di cui 1 milione attivate.