Gli accessi alla rete a banda larga nell’ultimo trimestre 2014 sono cresciuti di 360mila linee su base annua, con un calo di quelle Dsl (-200mila) e un aumento di quelle di nuova generazione Nga (+413mila) e Fwa (+104mila). In totale, gli accessi broadband con velocità superiore a 10 Mbps salgono a 14,37 milioni, pari al 22% del totale. Tuttavia, per quanto riguarda le reti di nuova generazione, che sfiorano le 800mila linee (3,8% del totale e il 5,4% di quelle broadband), “rimane consistente il ritardo rispetto agli altri partner europei”: Francia 10%, Germania 20%, Spagna 28%, Regno Unito 32%.
E’ quanto emerge dall’Osservatorio trimestrale sulle comunicazioni dell’Agcom, relativo al quarto trimestre del 2014, dove si evince inoltre che Tim torna al primo posto nella telefonia mobile ‘residenziale’, vale a dire nelle sim ai clienti privati, con il 27,6% del totale. Dopo diversi anni (almeno dal 2011) viene così superata Vodafone, che si ferma al 27,2%, in flessione del 2,5%. Tim si conferma inoltre al primo posto nella clientela affari con il 58,8% del totale (in calo del 3,2%, soprattutto a vantaggio di Wind che cresce del 4,4%), a fronte del 26,1% di Vodafone.
In totale, le linee mobili sono diminuite di 2,7 milioni di unità su base annua.
Nell’ultimo anno, precisa l’Osservatorio Agcom, il numero delle sim con traffico dati è cresciuto del 15,7% superando i 43 milioni. Da fine 2010 le sim che hanno svolto traffico dati sono passate dal 24,4 al 46% della customer base complessiva. La crescita del traffico dati su base annua è stata del 46,2%
I dati dell’Osservatorio evidenziano inoltre che l’eCommerce non decolla proprio in Italia. Gli italiani che hanno acquistato beni o servizi su web nell’ultimo trimestre 2014 sono stati meno della metà della media europea, cioè il 15% contro il 41%. Lo certifica l’Agcom nell’Osservatorio trimestrale sulle comunicazioni, da cui emerge anche che il 32% della popolazione italiana tra 16 e 74 anni non ha mai usato Internet e che quelli che accedono alla rete almeno una volta a settimana sono il 59%, contro il 75% della media europea.