Il Consiglio Nazionale degli Utenti (CNU), insediato presso l’AGCOM, e l’Ordine Nazionale Giornalisti (ODG), in riferimento alla ripetuta messa in onda di “video Isis“ da parte di alcune emittenti televisive e testate giornalistiche online, ritengono che la trasmissione di questi video ed in particolare di scene particolarmente drammatiche – il prigioniero dell’Isis rinchiuso in una gabbia che, vedendo arrivare la fiamma che lo brucerà, si copre la faccia e la successiva sagoma carbonizzata o il bambino che viene invitato a giustiziare il prigioniero – non rispondono in alcun modo al legittimo diritto di cronaca, che può essere comunque esercitato dando la notizia senza questo genere di immagini.
La trasmissione di esse rischia di diventare cassa di risonanza della propaganda mediatica dell’Isis e di alimentare una escalation di violenza incontrollabile. Il fatto, poi, che alcuni di questi video possano essere costruiti con fotomontaggi per aumentarne la drammaticità non esonera, bensì aggrava la responsabilità deontologica dei direttori responsabili preposti al controllo delle fonti.
Pertanto il Consiglio Nazionale degli Utenti e l’Ordine Nazionale Giornalisti chiedono agli Organi di controllo preposti di monitorare l’eventuale violazione dei codici deontologici di settore e, allo stesso tempo, rivolgono un invito alle emittenti televisive e agli organi di stampa perché si astengano per il futuro dal mandare in onda questi video.