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Orange-Masmovil, il progetto di merger in Spagna preoccupa la Ue

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La Ue pensa che la fusione fra Orange e Masmovil, rispettivamente il secondo e il quarto operatore mobile in Spagna, potrebbe ridurre la concorrenza nell’arena del mobile a discapito dei consumatori.

La Ue pensa che la fusione fra Orange e Masmovil, rispettivamente il secondo e il quarto operatore mobile in Spagna, potrebbe ridurre la concorrenza nell’arena del mobile a discapito dei consumatori. E’ quanto emerge dai primi rilievi comunicati dalla Commissione europea, che dovrà rendere la sua decisione finale entro il 4 settembre prossimo.

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Martedì scorso la Commissione ha inviato agli operatori una lista di rilievi che riguardano la proposta di fusione, annunciata lo scorso mese di luglio per creare il secondo operatore iberico alle spalle di Telefonica ma davanti a Vodafone.

“La Commissione europea ha informato Orange e MasMovil della sua conclusione preliminare secondo cui la loro proposta di joint venture potrebbe ridurre la concorrenza nella fornitura al dettaglio di servizi Internet mobili e fissi, nonché il ‘multiple-play’ in Spagna”, si legge in una nota della Commissione.

Una comunicazione degli addebiti è un passaggio formale di un’indagine mediante la quale la Commissione europea informa per iscritto le società interessate degli addebiti mossi nei loro confronti. “L’invio della comunicazione degli addebiti non pregiudica l’esito dell’istruttoria”, ha ricordato l’ente, che ora ha termine fino al 4 settembre 2023 per assumere una decisione definitiva sul progetto di fusione.

A questo punto, Orange e Masmovil hanno facoltà di rispondere alla comunicazione, nonché di consultare il dossier e di chiedere un’audizione. Orange ostenta ottimismo sull’esito finale del deal.

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