Orange e MasMovil sono in trattativa per una fusione da 20 miliardi di euro in Spagna. Il merger sarebbe il primo passo per un consolidamento dell’affollato mercato spagnolo, che offrirebbe maggiori strumenti di scala per sfidare il leader di mercato Telefonica.
Orange e MasMovil hanno intavolato trattative esclusive per arrivare ad una joint venture paritaria 50:50 in Spagna.
Leggi anche: Nick Read (Vodafone Group): ‘Europa ambiziosa su digitale e 5G ma con troppi ritardi’
Industry Tlc, in Europa cresce il pressing verso il consolidamento
I termini dell’operazione
Nel quadro dell’operazione, la divisione spagnola di Orange ha un valore di 8,1 miliardi di euro, mentre MasMovil ha un valore di 11,5 miliardi, per un valore combinato di 19,6 miliardi. La nuova entità avrebbe complessivamente 7,1 milioni di clienti su linea fissa e 20,2 milioni di sottoscrittori nel mobile, mentre la sua rete FTTH combinata raggiungerebbe 16 milioni di abitazioni. I clienti televisivi sarebbero circa 1,5 milioni.
Le sinergie sono quantificate in 450 milioni di euro a partire dal terzo anno post closing, a fronte di un Ebitda di 2,25 miliardi.
L’operazione è motivata dalla volontà di assicurare una rete 5G e FTTH ottimale e servizi di qualità in Spagna, ed “è positiva per i consumatori, per le aziende e per l’intero settore delle Tlc” sostiene in una nota Meinrad Spenger, Ceo di MasMovil.
In particolare, l’accordo include anche una clausola che consente una potenziale offerta pubblica iniziale (IPO) in futuro, con Orange che ha il diritto di acquistare una quota di controllo dell’attività a un prezzo fisso se lo desidera.
Scossone al mercato anche in Europa
La combinazione fra i due operatori segnerebbe un importante scossone per il mercato spagnolo delle telecomunicazioni, fondendo il secondo e il quarto player più grande in un’entità abbastanza grande da sfidare l’egemonia di Telefonica.
Il terzo operatore in Spagna è Vodafone, che già in passato era stato accostato a MasMovil per un possibile merger.
Tutti gli operatori spagnoli si sono trovati sotto pressione negli ultimi anni, a causa degli ingenti investimenti necessari per realizzare le reti 5G e la fibra. Da tempo si parla di una necessaria ondata di consolidamento in Europa, ribadita da ultimo dal Ceo di Vodafone Nick Read. Ora però alla luce dell’annuncio di MasMovil e Orange Vodafone resta senza potenziali partner liberi su piazza.
L’accordo fra MasMovil e Orange dovrebbe arrivare nel secondo trimestre dell’anno, il closing è atteso per il secondo trimestre del 2023, previo disco verde delle autorità.
Cosa deciderà la Ue?
Ma su questo punto serve cautela. Il regolatore europeo è sempre stato cauto sul fronte delle fusioni. Un passaggio da quattro a tre operatori sarebbe un segnale strategico importante. Secondo gli analisti, se la fusione iberica riceverà l’ok delle autorità europee potrebbe dare la stura ad una serie di operazioni analoghe anche in molti altri mercati: dall’Italia al Portogallo, passando per Francia, Germania, Danimarca e Svezia.