OpenAI, la società a cui fa capo ChatGPT, è in trattative per un nuovo round di raccolta fondi nel quale è valutata più di 100 miliardi di dollari. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali a investire dovrebbero essere Thrive Capital ma anche Microsoft, che ha già scommesso 10 miliardi nella società nel 2023. OpenAI era valutata 86 miliardi lo scorso anno quando i dipendenti hanno venduto le loro azioni.
La nuova sfida di OpenAI: l’intelligenza artificiale generale (AGI)
Per Altman raccogliere nuove risorse è essenziale per centrare l’obiettivo dell’intelligenza artificiale generale (AGI) che, secondo OpenAI, sarà in grado di superare gli esseri umani con le sue performance. Ma anche per battere una concorrenza che si fa sempre più intensa e che vede in Elon Musk, uno dei primi investitori in OpenAI, il maggiore rivale con la sua AI chiamata Grok.
Per intelligenza artificiale generale si intende un nuovo tipo di intelligenza artificiale che può, potenzialmente, svolgere qualunque tipo di ragionamento e di operazione intellettuale, proprio come un essere umano.
Il nome in codice dell’intelligenza artificiale generale di OpenAI sarebbe “Strawberry”
Il nome in codice dell“intelligenza artificiale generale di OpenAI sarebbe “Strawberry”. L’indiscrezione sarebbe confermata anche da questa foto pubblicata dal CEO di OpenAI quest’estate.
I vantaggi dell’AGI di OpenAI
Questa AGI dovrebbe migliorare gli attuali modelli, rendendo possibili “avanzate capacità di ragionamento”. Lo riferisce Reuters spiegando che team interni di OpenAI stanno lavorando sull’iniziativa come ampliamento di un precedente progetto in precedenza noto come Q* (si legge Q Star), già accostata al concetto di Agi, artificial general intelligence.
Tra gli obiettivi del progetto c’è quello di consentire ai modelli di intelligenza artificiale dell’azienda di scandagliare autonomamente Internet per “pianificare in anticipo” attività più complesse. Tra le dimostrazioni, la possibilità di rispondere a “domande difficili di scienza e matematica”, e altre possibili declinazioni professionali.
In questa fase, molto resta sconosciuto su Strawberry, incluso quanto è avanti nello sviluppo e se si tratta dello stesso sistema con capacità di “ragionamento umano” che OpenAI avrebbe dimostrato in una riunione di tutti i dipendenti all’inizio della scorsa settimana. Per Reuters, il progetto Strawberry ha preso il via lo scorso inverno e, a maggio 2024, risultava ancora in piena fase di sviluppo. Secondo la fonte contattata, allo stato attuale il progetto è ancora una priorità per gli sviluppatori di OpenAI
Cosa potrà fare OpenAI
Il successore di Q* dovrebbe focalizzarsi su aspetti che finora hanno messo in difficoltà i modelli linguistici su larga scala (LLM), come calcoli e ragionamenti matematici. Questi infatti, sono stati progettati per riassumere testo o fornire risposte su domande generiche, con uno stile quasi umano
Mentre Nvidia corre ma il titolo cala
Nvidia supera le attese per il secondo trimestre, segnando un balzo dell’utile e dei ricavi di ben oltre il 100%, in un boom che non le basta a convincere gli analisti pur confermando la forza della domanda per l’intelligenza artificiale, emersa anche dall’interesse di Apple a investire in OpenAI. E così il titolo della società di processori cala a Wall Street, dove perde oltre il 3% e brucia 100 miliardi di capitalizzazione in una giornata positiva per i listini americani grazie alla tenuta dell’economia – emersa dal dato sul pil cresciuto del 3% – di fronte all’aumento dei tassi di interesse da parte della Fed.
A deludere per Nvidia sono state le stime dei ricavi per i tre mesi in corso, circa 32,5 miliardi di dollari “più o meno il 2%”, che battono di misura (per 600 milioni) ma non soddisfano del tutto gli investitori, abituati dal colosso dei semiconduttori a previsioni ben più ambiziose. Nvidia, sostengono alcuni analisti, ha superato le attese ma non è riuscita a eguagliare le performance stellari degli ultimi sei trimestri. Per giustificare un rally da 2.000 miliardi di dollari in un anno e una capitalizzazione da 3.100 miliardi – aggiungono -, Nvidia avrebbe dovuto presentare una trimestrale perfetta e invece non lo ha fatto innescando un’ondata di vendite. Per Vivek Arya di Bank of America il calo dei titoli è però solo temporaneo perché Nvidia continua a presentare “un’occasione di crescita unica a una valutazione molto ragionevole”.
I conti del gigante dei chip hanno mostrato come la domanda per l’intelligenza artificiale continua crescere, con i colossi della Silicon Valley che spendono miliardi di dollari per tenersi al passo con quella che ritengono essere la tecnologia del futuro. A confermare come l’IA continua a correre sono le indiscrezioni sull’interesse di Apple a investire in OpenAI.
Ieri Sam Altman ha postato su X: “Siamo lieti di aver raggiunto un accordo con l’AI Safety Institute degli Usa per i test pre-rilascio dei nostri futuri modelli”. Manca poco per assaggiare Strawberry?