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OpenAI ritarda il lancio dell’assistente vocale per affrontare problemi di sicurezza

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OpenAI ha deciso di posticipare il rilascio della tanto attesa funzionalità di assistente vocale per ChatGPT per garantire che possa elaborare le richieste degli utenti in modo sicuro ed efficace.

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OpenAI ha deciso di posticipare il rilascio della tanto attesa funzionalità di assistente vocale per ChatGPT per garantire che possa elaborare le richieste degli utenti in modo sicuro ed efficace.

La startup di intelligenza artificiale aveva presentato l’opzione vocale durante un evento di lancio a maggio per il GPT-4o, una versione aggiornata del modello GPT-4 in grado di gestire testo, audio e immagini in tempo reale. In una dichiarazione, OpenAI ha affermato di aver inizialmente pianificato di distribuire la funzione vocale a un piccolo gruppo di abbonati ChatGPT Plus a fine giugno, ma ha deciso di prendersi un mese in più per raggiungere gli standard di lancio.

La società sta migliorando la capacità del modello di rilevare e rifiutare determinati contenuti, migliorare l’esperienza utente e preparare l’infrastruttura per scalare a milioni di utenti mantenendo risposte in tempo reale. Questo ritardo rappresenta un possibile contrattempo per OpenAI mentre cerca di mantenere il vantaggio in un settore AI sempre più affollato.

OpenAI aveva introdotto una versione limitata dell’opzione vocale l’anno scorso, ma la nuova funzionalità prometteva di essere più veloce e combinarsi con potenti capacità di riconoscimento delle immagini per trasformare il chatbot in un partner conversazionale molto più dinamico. L’assistente vocale sarà disponibile per tutti gli abbonati a pagamento in autunno, insieme a nuove funzionalità di video e condivisione schermo.

Tuttavia, è probabile che quando l’opzione vocale sarà disponibile il prossimo mese, le sue capacità saranno più limitate rispetto a quanto dimostrato durante l’evento di maggio.

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L’Europa rischia di rimanere indietro rispetto a USA e Cina sull’AI, afferma il Principe Constantijn

Il Principe Constantijn dei Paesi Bassi ha avvertito che l’Europa rischia di rimanere indietro rispetto agli Stati Uniti e alla Cina nello sviluppo e nell’adozione dell’intelligenza artificiale (AI).

Durante un’intervista con CNBC, il Principe, noto sostenitore dell’innovazione tecnologica e attivo promotore dell’ecosistema startup europeo, ha sottolineato la necessità di maggiori investimenti e politiche di supporto per colmare il divario con le due superpotenze. Secondo Constantijn, l’Europa deve affrontare una serie di sfide, tra cui la frammentazione del mercato, una burocrazia pesante e una carenza di talenti specializzati.

Ha evidenziato l’importanza di creare un ambiente più favorevole per le startup e le aziende tecnologiche, incentivando la collaborazione tra settore pubblico e privato per stimolare l’innovazione. Inoltre, ha sottolineato che una regolamentazione troppo rigida potrebbe soffocare la crescita e l’adozione delle nuove tecnologie, esortando i legislatori a trovare un equilibrio tra sicurezza e innovazione.

Il Principe Constantijn ha anche parlato dell’importanza di attrarre investimenti stranieri e di promuovere la formazione di competenze digitali tra i giovani europei. La sua visione mette in luce la necessità di un approccio strategico e coordinato a livello continentale per garantire che l’Europa possa competere efficacemente nel panorama globale dell’AI.

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SoftBank Group lancerà un servizio AI per analizzare i dati medici

SoftBank Group ha annunciato il lancio di un nuovo servizio basato su AI progettato per analizzare dati medici. Questo servizio, che verrà introdotto entro la fine dell’anno, mira a migliorare l’efficienza e l’accuratezza delle diagnosi mediche attraverso l’uso di algoritmi avanzati. SoftBank prevede che la tecnologia possa offrire significativi vantaggi nel settore sanitario, facilitando la gestione dei dati dei pazienti e consentendo ai medici di prendere decisioni più informate. Il servizio utilizzerà enormi quantità di dati sanitari, compresi i risultati di test e le cartelle cliniche, per identificare modelli e fornire raccomandazioni cliniche.

Secondo l’azienda, questo approccio potrebbe non solo accelerare il processo diagnostico ma anche migliorare i risultati per i pazienti, riducendo gli errori medici. SoftBank ha collaborato con varie istituzioni sanitarie e accademiche per sviluppare e testare il sistema, garantendo che sia conforme agli standard di sicurezza e privacy. L’iniziativa rappresenta un ulteriore passo avanti nell’ambito dell’adozione dell’AI nel settore sanitario, un campo in rapida evoluzione che promette di rivoluzionare la medicina moderna.

L’azienda ha sottolineato che, oltre ai benefici per i pazienti, il servizio AI potrebbe anche ridurre i costi operativi per gli ospedali e le cliniche, rendendo l’assistenza sanitaria più accessibile e sostenibile.

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