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OpenAI rende disponibile in tutto il mondo ChatGPT Search. A rischio il monopolio di Google?

OpenAI ha annunciato l’espansione della funzione ChatGPT Search, rendendola disponibile a tutti gli utenti con account, inclusi quelli della versione gratuita. Adesso chiunque potrà utilizzare la funzione di ricerca per accedere a informazioni aggiornate dal web, come facciamo esattamente con Google.

Come funziona ChatGPT Search

ChatGPT utilizza una funzione di ricerca per raccogliere informazioni aggiornate da internet. Questo significa che può rispondere su eventi recenti, prodotti lanciati da poco, notizie attuali e argomenti dinamici. Quando attivato, Search formula query specifiche e mirate a un motore di ricerca, per poi analizzare e sintetizzare i risultati più rilevanti, presentandoli all’utente in un formato comprensibile e utile.

Differenze con Google

La capacità di ChatGPT Search di fornire risposte già pronte elimina uno dei passaggi principali della ricerca su Google: l’analisi dei risultati. Le differenze tra ChatGPT Search e Google si basano principalmente su approccio, esperienza utente e output. Entrambi forniscono informazioni, ma lo fanno in modi diversi e per scopi differenti.

Approccio

Esperienza Utente

Output

Affidabilità delle Fonti

Il monopolio di Google a rischio?

Il monopolio di bigG come motore di ricerca dominante potrebbe essere messo a rischio nel lungo termine, ma questo dipenderà da diversi fattori. Al momento, Google continua a essere il leader incontrastato, grazie alla sua vasta infrastruttura, la qualità dei risultati e il modello di business ben consolidato. Tuttavia, l’emergere di tecnologie come ChatGPT Search e altri strumenti basati su intelligenza artificiale potrebbe segnare un punto di svolta nel settore della ricerca online.

Il monopolio non è ancora a rischio immediato grazie al suo ecosistema consolidato (YouTube, Gmail, Android, Chrome e Maps) e la sua rete pubblicitaria (Google Ads) insostituibile per molte aziende. Ma il vento sta cambiando.

Le tecnologie AI stanno gettando le basi per un ecosistema più competitivo e la chiave sarà vedere quanto velocemente Google riuscirà a integrare l’IA conversazionale per mantenere la sua posizione dominante. La presenza di modelli conversazionali potrebbe costringere Google a reinventarsi, migliorare l’esperienza utente e magari ridurre l’uso di pubblicità invadente.

Non è detto che il dominio di Google sia destinato a crollare, ma probabilmente cambierà.

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