È l'Agi?

OpenAI lavora a Strawberry, una nuova AI capace di ragionare come l’uomo

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La startup di intelligenza artificiale lavora sul prossimo modello che potrebbe essere l'Agi, la nuova generazione di AI capace di superare gli esseri umani nella velocità di ragionamento, potenzialmente sostituendoli ovunque, anche nell'arte e nella creatività.

OpenAI è vicina allo sviluppo di un’intelligenza artificiale di nuova generazione, con il nome in codice “Strawberry”. Questa dovrebbe migliorare gli attuali modelli, rendendo possibili “avanzate capacità di ragionamento”. Lo riferisce Reuters spiegando che team interni di OpenAI stanno lavorando sull’iniziativa come ampliamento di un precedente progetto in precedenza noto come Q* (si legge Q Star), già accostata al concetto di Agi, artificial general intelligence.

Tra gli obiettivi del progetto c’è quello di consentire ai modelli di intelligenza artificiale dell’azienda di scandagliare autonomamente Internet per “pianificare in anticipo” attività più complesse. Tra le dimostrazioni, la possibilità di rispondere a “domande difficili di scienza e matematica”, e altre possibili declinazioni professionali.

In questa fase, molto resta sconosciuto su Strawberry, incluso quanto è avanti nello sviluppo e se si tratta dello stesso sistema con capacità di “ragionamento umano” che OpenAI avrebbe dimostrato in una riunione di tutti i dipendenti all’inizio della scorsa settimana. Per Reuters, il progetto Strawberry ha preso il via lo scorso inverno e, a maggio 2024, risultava ancora in piena fase di sviluppo. Secondo la fonte contattata, allo stato attuale il progetto è ancora una priorità per gli sviluppatori di OpenAI

Cosa potrà fare OpenAI

Il successore di Q* dovrebbe focalizzarsi su aspetti che finora hanno messo in difficoltà i modelli linguistici su larga scala (LLM), come calcoli e ragionamenti matematici. Questi infatti, sono stati progettati per riassumere testo o fornire risposte su domande generiche, con uno stile quasi umano. I concorrenti non stanno certo a guardare. Tra questi Microsoft, che starebbe lavorando su VALL-E 2, un modello AI così avanzato da essere considerato pericoloso per il rilascio globale, in assenza di paletti tecnologici ben definiti.

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