È finita la telenovela. Sam Altman ritorna CEO di OpenAI. La decisione è stata presa dal nuovo board, composto, inizialmente, da Bret Taylor (presidente), Larry Summers e Adam D’Angelo, l’unico membro del precedente CdA confermato. “Torna a casa” anche Greg Brockman, l’ex presidente di OpenAI, che aveva subito seguito in Microsoft Sam Altman.
“Abbiamo raggiunto un accordo di principio”, ha comunicato la società, “affinché Sam Altman ritorni in OpenAI come CEO”.
Il primo commento di Sam Altman:
“Adoro OpenAI e tutto ciò che ho fatto negli ultimi giorni è stato tenere unita questa squadra e la sua missione. Quando ho deciso di unirmi a Microsoft, l’ho fatto perché era chiaro che fosse la scelta migliore per me e per il team. Ora con il nuovo consiglio e il supporto di Satya Nadella, non vedo l’ora di tornare a OpenAI e di consolidare la nostra forte partnership con Microsoft”.
“Sono profondamente soddisfatto di questo risultato, dopo circa 72 ore di lavoro molto intense. Entrando in OpenAI, non ero sicuro di quale sarebbe stata la strada giusta…sono felice di aver contribuito alla soluzione”, ha detto Emmett Shear, che ha sostituito Altman in questi giorni di caos per OpenAI.
Un ritorno fortemente influenzato dalla minaccia del 95% dei lavoratori di OpenAI di passare a Microsoft
Alla fine hanno vinto i dipendenti di OpenAI. 738 su 770 hanno firmato questa lettera minacciando di andare in Microsoft se Altman non fosse ritornato come CEO. Vediamo ora come cambieranno la visione e le regole del nuovo CdA di OpenAI. Avranno imparato dai tanti gravi errori commessi in questi 3 giorni.