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Open source per le smart city, nasce la community Fiware a Berlino

L’internet del futuro è già oggi. La spesa in tale settore, che comprende anche l’industrial internet, era di 20 miliardi di dollari nel 2012, secondo un un documento del centro ricerche del Parlamento europeo, mentre per il 2020 è attesa superare i 500 miliardi di dollari, con un giro di affari complessivo di 1.700 miliardi di dollari.

La maggior parte delle piattaforme tecnologiche per l’Internet of Things e per le smart cities ha adottato, fino ad oggi, standard proprietari, e questo ha rappresentato un freno all’innovazione nello sviluppo di soluzioni urbane avanzate e sostenibili, per il manifatturiero digitale, l’industria 4.0 e per il settore agroalimentare.

Ieri è stata annunciata la nascita della Fondazione Fiware (“Future Internet Ware”), una community con sede Berlino che avrà il compito di sostenere la crescita continua di Fiware, la piattaforma open source destinata a diventare lo standard ufficiale per lo sviluppo di servizi smart per l’Internet delle Cose, e rendere possibile la creazione di soluzioni scalabili, portabili e aperte per le città, l’industria, il commercio, le università e le organizzazioni no-profit.

Il nostro compito è ora di industrializzare e globalizzare l’approccio Fiware attraverso una maggiore focalizzazione sull’Industria 4.0 – ha dichiarato in una nota Ulrich Ahle, nominato Chief Executive Officer della Fondazione – in modo da consentire alle imprese e alle organizzazioni che operano in questi mercati di digitalizzare i loro processi e modelli di business“.

Il mondo sta attraversando una profonda trasformazione digitale. Dobbiamo costruire il futuro su pilastri solidi e standard aperti. La Fondazione svolgerà un ruolo essenziale per fare di FIWARE la tecnologia open source per la creazione di servizi digitali smart“, ha affermato Paolo Pandozy, Amministratore Delegato di Engineering.

La Fondazione Fiware, che nella Capitale tedesca ha da ieri la sua nuova sede, svolgerà un ruolo essenziale nel condividere le risorse e supportare le attività della community Fiware (incluse le attività del Fiware Lab, un’infrastruttura cloud che permette di sperimentare le tecnologie in oggetto).

Attualmente, la community si estende in oltre 100 città e conta centinaia di startup che stanno dando vita alla nuova generazione di applicazioni smart, 16 acceleratori, 25 poli di innovazione e centinaia di sviluppatori che forniscono il proprio contributo alla tecnologia.

Il consorzio internazionale “Future Internet Ware” è formato da 25 player internazionali del settore ICT, tra cui Atos, Engineering, Orange e Telefónica. Ne fanno parte non solo aziende e industrie, ma anche centri di ricerca ed enti accademici di tutta Europa.

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