Fissate le priorità e le specifiche tecniche dell’Open Ran europeo, figlio di un memorandum siglato da quattro carrier di primo piano come Deutsche Telekom, Vodafone, Orange e Telefonica cui si è aggiunta anche TIM in un secondo momento. Il documento che fissa le priorità tecniche dell’Open RAN contiene una lista di requisiti tecnologici e di scenari plausibili che i firmatari del documento considerano prioritari per lo sviluppo di questa soluzione considerata centrale per la nascita di un ecosistema di startup europee legate al 5G.
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Circa sei mesi fa i quattro big delle Tlc europee hanno deciso di unire le forze per spingere lo sviluppo dell’Open RAN. L’obiettivo era appunto quello di fissare le priorità e di stendere un piano d’azione entro sei mesi da allora.
Fra le priorità anche la realizzazione di soluzioni Open RAN su ampia scala nelle reti entro il 2022.
Oggi, il documento è stato pubblicato nella sua interezza
“Quando si pensa di trasformare gli standard Open RAN in realtà commerciali, è chiaro che dobbiamo evitare la frammentazione”, ha detto Yago Tenorio, presidente del consiglio di amministrazione di TIP. “Questo documento aperto sulle priorità tecniche della RAN consentirà a un insieme diversificato di fornitori di sviluppare prodotti in modo più efficace, aumentando così la resilienza e fornendo agli operatori ciò di cui hanno bisogno per costruire le loro reti sulla base di un insieme minimo di varianti che rispondono alle stesse esigenze in diverse regioni e semplificando notevolmente la successiva integrazione di sistema. Organizzazioni come TIP e O-RAN Alliance hanno un ruolo strumentale da svolgere in questo processo”.
È interessante notare che uno degli elementi principali nel documento è l’uso della tecnologia RAN Intelligent Controller (RIC), che fornisce funzionalità di controllo avanzate e può quindi fornire una maggiore efficienza e una migliore gestione delle risorse radio. La scorsa settimana Vodafone ha mostrato una soluzione RIC 5G in azione in un sito di test Open RAN multi-vendor, che ha consentito di raddoppiare la capacità ottenuta utilizzando MIMO tradizionale.
Ad oggi soltanto TIM in collaborazione con JMA ha una rete Open RAN live, annunciata a Faenza a fine aprile. In definitiva, sebbene questo documento sulle priorità tecniche non contenga vere sorprese, è comunque un passo cruciale verso la creazione di un ecosistema Open RAN più unificato e standardizzato. Nei prossimi mesi si attende un piano d’azione per l’Open RAN da parte dei firmatari del memorandum.
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