Un appello alle istituzioni europee per l’adozione di regole semplici, che facilitino gli investimenti in nuove tecnologie innovative in materia di Open Internet. E’ questo il senso del messaggio congiunto diretto a Bruxelles e firmato oggi da INTUG, l’organismo internazionale che raccoglie gli utenti business della Rete, e ETNO, l’associazione che rappresenta i maggiori operatori globali Tlc, che chiedono alla politica di semplificare al massimo le norme per la diffusione da parte di grandi e piccole aziende di “connettività per supportare il business di tutti i giorni e creare più occasioni di crescita”.
In questo senso, INTUG e ETNO sono a favore di un Internet aperto “con livelli sostenibili di innovazione, investimento e di un’ampia gamma di offerta”.
Per garantire connessioni mobile di qualità, è necessario che “la gestione del traffico e le tecnologie di rete restino disponibili a livello di infrastrutture”, sottolinea la nota, che ricorda come “non tutti gli utenti sono uguali, tanto da valutare offerte differenti a seconda delle loro necessità – si legge – Gli operatori Tlc devono poter rispondere alle diverse richieste dei clienti, grandi e piccoli. Questo genere di domanda diversificata può essere soddisfatta soltanto se gli operatori possono fornire ai clienti un’ampia varietà di prodotti e servizi di accesso”.
Un altro tema caldo, secondo INTUG e ETNO, riguarda la possibilità per gli operatori di sviluppare i servizi specializzati (ad esempio nel settore delle auto connesse) necessari per rispondere alle nuove opportunità di business, legate allo sviluppo di servizi digitali da parte di industrie come sanità, trasporti, automative.
Nuove occasioni di business potenziale, che per svilupparsi “hanno bisogno di un approccio unico e armonizzato alla net neutrality”, un tema che non può essere affrontato a livello nazionale dalle singole autorità.