Lavora dal 20 aprile il data center di Open Hub Med (OHM), il polo tecnologico nato per rendere l’Italia il ponte naturale tra le reti Internet di Asia, Medio Oriente, Nord Africa e Unione europea. Ma altre buone notizie arrivano dal consorzio, con alcuni tra i suoi partner pronti ad offrire connettività a chiunque ne facesse richiesta.
Interoute, ad esempio, ha già acceso i propri sistemi trasmissivi presenti nel sito, ed è quindi pronto a ricevere eventuali domande. In procinto di attivazione anche Fastweb e Retelit, con proprie soluzioni infrastrutturate, mentre a seguire è prevista l’accensione degli apparati degli altri operatori soci.
Un consorzio, l’Ohm, che di fatto rappresenta la prima sede tecnologica “neutrale e carrier-independent” nel Sud Mediterraneo per l’alloggiamento di apparati tecnologici di operatori, OTT, imprese e Pubblica Amministrazione. L’Hub è nato per volontà di alcuni soci fondatori tra cui: Eolo, Equinix Italia, Fastweb, In-Site, Interoute, Italtel, MIX (Milan Internet Exchange), Retelit, SUPERNAP Italia, VueTel Italia e XMED.
Ospitato nell’area di ricerca di Italtel a Carini (Palermo), il data center di Open Hub Med, con i suoi 1000 mq, “è stato progettato – si legge in una nota del Consorzio – con i più avanzati sistemi tecnologici che ne garantiscono la continuità di servizio e la scalabilità delle infrastrutture interne e della potenza elettrica nel tempo”.
Grazie alla “modularità dei sistemi di precablaggio in fibra ed elettrici”, il data center si caratterizza per “la facilità con cui i clienti possono installare i propri apparati in rack”, o allo stesso tempo per la facilità di usufruire di quelli messi a disposizione dall’hub stesso “in tempi estremamente contenuti ed a costi competitivi”.