Semaforo verde da parte del comitato per il golden power all’ingresso del fondo Macquarie in Open Fiber al posto di Enel. E’ quanto apprende Radiocor da fonti vicine al dossier. Il comitato ha ritenuto di non dover esercitare i poteri speciali in materia di asset strategici. Alla chiusura dell’operazione su Open Fiber, prevista entro l’ultimo trimestre dell’anno, il fondo australiano Macquarie entrerà dunque al posto di Enel nell’azionariato di Open Fiber e Cdp Equity, come da accordi, salirà dal 50% al 60% della società della fibra.
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Concorrenza, prosegue dialogo fra Ue e Cdp
Sul fronte dei profili concorrenziali, prosegue il dialogo a Bruxelles tra Cdp, che ha prenotificato alla Ue l’operazione su Open Fiber, e la Dg Comp. Una volta inviata da parte della Cassa la vera e propria notifica, dovranno passare 30 giorni (più altri eventuali 15) per la risposta della Ue che, quindi, presumibilmente dovrebbe arrivare entro novembre. Sul tema, di recente, Fratelli d’Italia, con una lettera alla commissaria per la concorrenza Margrethe Vestager firmata Carlo Fidanza, capo delegazione di FdI-Ecr al Parlamento europeo, e Alessio Butti, deputato alla Camera dei Deputati e responsabile per le telecomunicazioni del partito, ha evidenziato nei giorni scorsi “la delicatissima posizione di Cdp che è contemporaneamente azionista di rilievo nelle due società concorrenti, Tim e Open Fiber, e siede nei consigli di amministrazione di entrambe”.
Il 22 ottobre incontro fra Vestager e Colao
Intanto il 22 ottobre, sempre secondo quanto risulta a Radiocor, la commissaria Ue alla Concorrenza, Marghethe Vestager, incontrerà a Roma il ministro per l’Innovazione tecnologica e la trasformazione digitale Vittorio Colao. Nel confronto si toccheranno, probabilmente, le partite aperte che presentano profili rilevanti in campo concorrenziale, tra le quali quella riguardante Open Fiber.